Per la prima volta i maggiori produttori mondiali di nocciole Turchia, Italia e Georgia si incontrano per confrontarsi sui modelli di produzione, valorizzazione e accesso al...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per questo si vogliono costruire nuovi rapporti di alleanza al fine di rafforzare i propri diritti e le capacità di negoziare su tutti i differenti tavoli di commercializzazione. In questo contesto non sfugge che il modello che si sta affermando in agricoltura, del cosiddetto contarct farming, stia imponendo agli agricoltori dei modelli di produzione insostenibili dal punto di vista sociale, economico e ambientale. «Il potere contrattuale degli agricoltori è messo sempre più in discussione - dicono i promotori dell'incontro - e vengono invece valorizzati i ruoli degli intermediatori per favorire l’industria e la distribuzione che vuole la materia prima agricola indifferenziate e a basso costo. I territori e le comunità locali pagano i costi sociali e ambientali di questo modello con aumento vertiginoso dell’inquinamento e dello sfruttamento delle risorse naturali».
La conferenza, che vuole essere un luogo di confronto aperto a tutti gli attori interessati, sarà un momento per rilanciare il protagonismo degli agricoltori anche in occasione della celebrazione mondiale delle lotte contadine. L'iniziativa è promossa da Biodistretto della Via Amerina delle Forre e dai 13 comuni aderenti con il contributo dell'Arsial e della Fao, in partnership con Cifti Sen (Confederazione di Unioni degli agricoltori di piccola scala – Turchia), Fındık-SEN (Unione di produttori di Nocciole – Turchia), Elkana (Associazione di agricoltura biologica – Georgia). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero