​‘Ndrangheta viterbese, anche Ismail Rebeshi chiede l’abbreviato

Operazione Erostrato
‘Ndrangheta viterbese, anche Ismail Rebeshi chiede l’abbreviato. Stamattina durante l’udienza preliminare al Tribunale di Roma le difese hanno chiesto alla gup...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
‘Ndrangheta viterbese, anche Ismail Rebeshi chiede l’abbreviato. Stamattina durante l’udienza preliminare al Tribunale di Roma le difese hanno chiesto alla gup Emanuela Attura di procedere con il rito abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena. Solo il boss Giuseppe Trovato, al momento ricoverato in ospedale, formalmente non lo ha ancora chiesto. Per lui è stata fissata un’udienza apposita al 24 gennaio.


Dei 13 indagati per associazione a delinquere di stampo mafioso uno, Gazmir Gurguri, è stato stralciato per problema di notifiche ; altri 3, Martina Guadagno, Luigi Forieri e Sokol Dervishi, hanno già chiesto il rito abbreviato alla scorsa udienza del 21 dicembre. Stamattina lo hanno chiesto Ismail Rebeshi, Fouzia Oufir, Gabriele Laezza, i fratelli Patozi. Una scelta condizionata dalla “bomba” lanciata dal pentito Sokol Dervishi che in diversi interrogatori ha fatto dichiarazioni pesanti che inchioderebbero tutti gli indagati alle proprie responsabilità. Per tutti l’udienza per il rito abbreviato è fissata al 10 febbraio. Certi di andare incontro a un rito ordinario solamente i due imprenditori viterbesi Emanuele Erasmi e Manuel Pecci e Pavel Ionel. Gli unici a non avere all’attivo un’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero