Motorini rubati e nascosti sul terrazzo del terzo piano

Motorini rubati e nascosti sul terrazzo del terzo piano
Motorino in spalla e su fino al terrazzo del terzo piano. E tutto senza ascensore. È proprio in una piccola rimessa sul tetto di una palazzina di via Garbini, a Viterbo,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Motorino in spalla e su fino al terrazzo del terzo piano. E tutto senza ascensore. È proprio in una piccola rimessa sul tetto di una palazzina di via Garbini, a Viterbo, che padre e figlio hanno scoperto una collezione di motorini. Tutti rubati nei mesi precedenti nel capoluogo della Tuscia.


A processo, per ricettazione, è finito un ragazzo che aveva preso in affitto un appartamento in quel palazzo. L'affittuario, dopo aver ricevuto un avviso di sfratto per morosità, aveva lasciato la casa in fretta e furia. Dimenticando molte delle sue cose. Padre e figlio qualche giorno dopo sono andati a ripulire l'appartamento e sulla rimessa della terrazza hanno fatto la sorprendente scoperta. Subito i due hanno coinvolto la polizia.

«I signori ci hanno chiamato per controllare i motorini che avevano trovato ha raccontato in aula l'agente della Squadra mobile che si occupò del sopralluogo -. Ovviamente loro non sapevano da dove venissero e soprattutto come avessero fatto ad arrivare fin sul tetto, visto che in quella palazzina non c'è un ascensore. Secondo la nostra ricostruzione i motorini venivano trascinati su per le scale, dopo essere stati trafugati. Noi abbiamo subito controllato i telai e i ciclomotori risultavano frutto di furti. I motorini, tutti di marca Piaggio e Atala, sono stati subito sequestrati».

I ciclomotori, dopo gli accertamenti, sono stati dissequestrati e riconsegnati ai legittimi proprietari. Solamente uno è rimasto in sospeso. Si tratta di una moto di marca Atala, che al controllo è risultata rubata decine di volte. Per l'affittuario nei giorni scorsi è iniziato il processo per ricettazione davanti alla giudice Silvia Mattei. Il prossimo 7 dicembre l'imputato sarà ascoltato in aula. Al termine della sua deposizione, la discussione e la sentenza.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero