Minacce al calciatore della Viterbese, l'autore smascherato grazie a un passo falso

Minacce al calciatore della Viterbese, l'autore smascherato grazie a un passo falso
Un secondo messaggio, ancora più inquietante del primo, e un passo falso che ha permesso alla Digos della questura di Viterbo di smascherare l'autore della tentata...

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Un secondo messaggio, ancora più inquietante del primo, e un passo falso che ha permesso alla Digos della questura di Viterbo di smascherare l'autore della tentata estorsione. Sono i retroscena emersi dietro il caso del calciatore della Viterbese che, secondo il piano del 25enne catanese poi denunciato, avrebbe dovuto far perdere la sua squadra nella partita contro la Vibonese del 29 settembre scorso. Lo scommettitore seriale aveva minacciato, allo stesso modo, altri due calciatori del Monza e della Pro Vercelli - le indagini hanno coinvolto perciò anche altre città e sono state coordinate dalla Procura di Alessandria, dov'è stata depositata la prima denuncia da parte di una delle società calcistiche coinvolte.

Il contributo della Digos viterbese diretta da Fabio Zampaglione è stato determinante. Il calciatore gialloblù, dopo la prima minaccia su whatsapp, aveva subito avvertito la dirigenza della società, che si era rivolta alla polizia. «Abbiamo pensato di non farlo scendere in campo il giorno dopo - ha ricordato il direttore generale Diego Foresti - per tutelarlo, e poi quei messaggi lo avevano turbato e avrebbero potuto condizionarlo mentalmente». Il giorno della partita il catanese, quando si è accorto che la sua vittima non stava giocando, ha commesso un'imprudenza: gli ha mandato infatti un secondo messaggio, chiedendogli conto del suo comportamento e rincarando la dose di minacce. Addirittura ha allegato la foto della giocata che aveva fatto presso un noto portale di scommesse: 2500 euro sulla sconfitta della Viterbese. Il calciatore non si è lasciato intimidire e ha consegnato anche questo messaggio alla polizia. Proprio partendo dalla foto della giocata, indagando sulle tracce telematiche lasciate dallo scommettitore, la Digos è risalita alla sua identità.
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Il Messaggero