Mammagialla, ennesimo rogo appiccato da un detenuto: tre agenti al pronto soccorso. La Cisl: «Basta»

Mammagialla, ennesimo rogo appiccato da un detenuto: tre agenti al pronto soccorso. La Cisl: «Basta»
Tre agenti di polizia penitenziaria al pronto soccorso a seguito di un rogo appiccato da un detenuto. Clima sempre più surriscaldato a Mammagialla. Si susseguono a ritmo...

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Tre agenti di polizia penitenziaria al pronto soccorso a seguito di un rogo appiccato da un detenuto. Clima sempre più surriscaldato a Mammagialla. Si susseguono a ritmo sempre più preoccupante episodi sintomo di un malessere crescente: due gli incendi appiccati dai detenuti in una manciata di giorni.

Detenuti bruciano suppellettili della cella perché non trovano le medicine, caos a Mammagialla

Domenica scorsa, intorno alle 19,40, un gruppo di carcerati si è scagliato contro un infermiere per non aver ricevuto subito le prescrizioni, per poi incendiare le suppellettili della sezione. Solo l’intervento di sei agenti e del comandate, insieme alla mediazione della direttrice, hanno riportato la calma e spento le fiamme. Lunedì sera, altro rogo. E questa volta tre poliziotti sono finiti a Belcolle.

A denunciare i fatti è Maurizio Orlandi, segretario generale Fns-Cisl. “Un detenuto, trasferito a nell’istituto di Viterbo da altre sedi per motivi di ordine e sicurezza – racconta il sindacalista – ha dato fuoco alla cella durante il turno serale”. E gli agenti intervenuti sono rimasti feriti e trasportati al pronto soccorso. “Un sovrintendente – continua Orlandi – ha riportato il setto nasale rotto e ricevuto 30 giorni di prognosi; un ispettore sei giorni per contusioni e un assistente capo 3 giorni per intossicazione”.

Duro il monito di Orlandi: “Siamo molto preoccupati per la situazione interna a Mammagialla. Occorre una particolare attenzione per questa sede vista la pesante carenza di organico. Mancano circa 100 unità rispetto alla pianta organica prevista considerate, anche, le unità distaccate al Gruppo operativo mobile (Gom)”. Pochi agenti e troppi detenuti. “Attualmente il sovraffollamento – prosegue il segretario Fns-Cisl – è pari a 107 detenuti, considerato che i reclusi, come riportato sul sito del ministero del 31 gennaio, sono 519 rispetto ad una capienza regolamentare prevista di 412”. 

Il sindacato torna quindi a chiedere un interessamento risolutivo da parte del dipartimento competente. “Per la Fns Cisl Viterbo – conclude Orlandi - occorre intervenire presto su una situazione ormai insostenibile e il personale è stanco. Servono misure strutturali, non interventi tampone, per restituire certezze agli agenti. Esprimiamo, infine, solidarietà e vicinanza al personale coinvolto nell’ultimo incidente ma non ci stanchiamo nel chiedere alle varie autorità, azioni mirate per tutelare la sicurezza dei vari operatori penitenziari”.

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Il Messaggero