Tre agenti di polizia penitenziaria al pronto soccorso a seguito di un rogo appiccato da un detenuto. Clima sempre più surriscaldato a Mammagialla. Si susseguono a ritmo sempre più preoccupante episodi sintomo di un malessere crescente: due gli incendi appiccati dai detenuti in una manciata di giorni.
Detenuti bruciano suppellettili della cella perché non trovano le medicine, caos a Mammagialla
Domenica scorsa, intorno alle 19,40, un gruppo di carcerati si è scagliato contro un infermiere per non aver ricevuto subito le prescrizioni, per poi incendiare le suppellettili della sezione. Solo l’intervento di sei agenti e del comandate, insieme alla mediazione della direttrice, hanno riportato la calma e spento le fiamme. Lunedì sera, altro rogo. E questa volta tre poliziotti sono finiti a Belcolle.
A denunciare i fatti è Maurizio Orlandi, segretario generale Fns-Cisl. “Un detenuto, trasferito a nell’istituto di Viterbo da altre sedi per motivi di ordine e sicurezza – racconta il sindacalista – ha dato fuoco alla cella durante il turno serale”. E gli agenti intervenuti sono rimasti feriti e trasportati al pronto soccorso. “Un sovrintendente – continua Orlandi – ha riportato il setto nasale rotto e ricevuto 30 giorni di prognosi; un ispettore sei giorni per contusioni e un assistente capo 3 giorni per intossicazione”.
Duro il monito di Orlandi: “Siamo molto preoccupati per la situazione interna a Mammagialla.
Il sindacato torna quindi a chiedere un interessamento risolutivo da parte del dipartimento competente. “Per la Fns Cisl Viterbo – conclude Orlandi - occorre intervenire presto su una situazione ormai insostenibile e il personale è stanco. Servono misure strutturali, non interventi tampone, per restituire certezze agli agenti. Esprimiamo, infine, solidarietà e vicinanza al personale coinvolto nell’ultimo incidente ma non ci stanchiamo nel chiedere alle varie autorità, azioni mirate per tutelare la sicurezza dei vari operatori penitenziari”.