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Ex tesoriere dei Ds, padre nobile del Pd, già senatore, custode della storia del Pci e chi più ne ha più ne metta. Quando Ugo Sposetti parla, in genere il suo non è mai un parere ma una sentenza. Anche quando si rifiuta di rispondere alle domande.
E ora il messaggio che vuole far arrivare a destinazione è uno solo, semplice e conciso: «Adesso bisogna solo votare Pd». Agli atti. Però Sposetti, parliamo anche delle candidature? «Nooo, nooo», con la O lunga e pronunciata come un sibilo. E perché mai? «Io non c’entro niente. Sono solo un iscritto al Pd e un elettore romano, fra l’altro neanche viterbese, quindi...».
Però la sua è sempre una voce autorevole e ascoltata. Quindi che ne pensa delle candidature alle prossime politiche? «No, non parlo. Adesso bisogna solo fare la campagna elettorale per far votare il Pd». Ma uno dei problemi è proprio questo: c’è malcontento, a quanto sostiene la direzione provinciale. «Non penso, si deve votare il Pd».
I malumori però stanno uscendo in maniera pesante e sono anche numerosi. «E vabbè, se ne dovranno fare una ragione. Bisogna votare il Pd in questo momento. Anche Montanelli votò la Dc turandosi il naso e adesso bisogna fare lo stesso. Che devi fare...». Votare il Pd, secondo Sposetti.
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