«Non ho faticato a individuare nell'architetto Luigi Quagliata il proprietario dei libri gettati in discarica. E' bastato sfogliare qualche volume e trovare nel...
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«Prima afferma ho allertato il Comune di Sutri, guidato dal neosindaco Vittorio Sgarbi, che attraverso l'assessore al Turismo, Claudia Mercuri, ha preso in carico gli scatoloni, consegnati al direttore della biblioteca. Quindi ho cercato di saperne di più su Quagliata». Nato a Sant'Alessio Siculo nel 1899 e morto a Roma nel 1991, l'architetto è un nome di rilievo. Nel 1936, vinse il concorso internazionale del Comune di Venezia per progettare il Palazzo del Cinema, al Lido. Di idee antifasciste, dopo l'arresto a scopo precauzionale per la visita del Duce a Messina, emigrò negli Stati Uniti, dove trascorse il periodo della Seconda guerra mondiale. Rientrò in Sicilia nel 1943 e aderì al Partito socialista dei lavoratori italiani (Psli) e fece parte della consulta, l'assemblea che fece le veci del Parlamento fino alle elezioni del 2 giugno 1946 per eleggere i membri della Costituente.
«Adesso dobbiamo scoprire come quei libri sono arrivati a Sutri, da dove provengono e perché sono finiti in discarica», dice Chiappara. Una cosa è certa: il giallo si infittisce. Motivo? Negative le prime ricerche di Mercuri negli archivi comunali sul legame di Quagliata a Sutri. «Ma quei libri non sono arrivati in discarica volando», dice l'assessore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero