La piscina non riapre, dal Comune scatta l'ultimatum: 15 giorni per una decisione

La piscina non riapre, dal Comune scatta l'ultimatum: 15 giorni per una decisione
La piscina comunale resta a secco. E quindi chiusa. La piscina e la palestra avrebbero dovuto riaprire oggi. Almeno così dalla società che la gestisce. l'ati tra...

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La piscina comunale resta a secco. E quindi chiusa. La piscina e la palestra avrebbero dovuto riaprire oggi. Almeno così dalla società che la gestisce. l'ati tra Larus e Maco, hanno assicurato ai dipendenti che, a loro volta, hanno avvertito diversi soci. E invece no: le bollette arretrate con la Talete a ieri non risultavano saldate. Niente bonifico, i contatori restano sigillati. E con una struttura senza acqua non è certo possibile riavviare le attività: non certo della piscina, ma nemmeno della palestra mancando il servizio doccia e i bagni funzionanti. E così i soci restano nell'incertezza, così come le attività - un bar, un parrucchiere e un centro estetico - presenti all'interno del centro sportivo.


L'ultima comunicazione da parte della società sportiva che gestisce l'immobile comunale è di domenica nel tardo pomeriggio: «Buonasera. Stiamo risolvendo le ultime note problematiche per la riapertura. Nelle prossime ore appena avremo certezza dell'apertura daremo tempestiva comunicazione. Grazie». Ma, nonostante le richieste di diversi utenti, il nulla. Ora anche il sindaco Giovanni Arena ha perso la pazienza. Già durante il fine settimana aveva annunciato che, in caso di mancata riapertura lunedì, avrebbe interrotto ogni trattativa con la Larus-Maco che solo col Comune ha un debito di circa 200mila euro. E adesso il dado è tratto.

«Domattina (oggi per chi legge, ndr) darò mandato ai legali - annuncia Arena - di formalizzare alla società un ultimatum. Se entro 15 giorni non salderà i debiti in modo da tornare a garantire il servizio, allora non mi resterà che rescindere il contratto e procedere con un nuovo affidamento». Nei giorni scorsi, il primo cittadino ha preso contatti informali con la Federnuoto per valutare la possibilità di un affidamento temporaneo in attesa di un eventuale bando.
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Il Messaggero