La notte è più lunga, discoteche aperte fino alle cinque: «Ci aiuterà a riconquistare pubblico»

La notte è più lunga, discoteche aperte fino alle cinque: «Ci aiuterà a riconquistare pubblico»
Discoteche aperte un’ora in più nel fine settimana e nei giorni prefestivi. L’ordinanza firmata dalla sindaca Chiara Frontini sposta la chiusura dei locali...

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Discoteche aperte un’ora in più nel fine settimana e nei giorni prefestivi. L’ordinanza firmata dalla sindaca Chiara Frontini sposta la chiusura dei locali dalle 4 alle 5 per chi ne farà richiesta. Il provvedimento, di natura sperimentale, avrà durata di 6 mesi con l’obbligo per i gestori di sospendere la vendita di alcool mezzora prima della chiusura.

La decisione, arrivata dopo la proposta portata avanti dal Silb (Sindacato Nazionale Pubblici Esercizi), «è – spiega Mattia Marcucci della discoteca Thierra – giusta e vantaggiosa per tutti». Un’ora di lavoro in più «sembra poco ma significa molto per noi. Gli orari sono cambiati tutto è spostato di un’ora o due. Se prima gli avventori raggiungevano le discoteche intorno a mezzanotte e mezzo o l’una di notte, ora prima delle due non c’è un numero di persone tali da consentire l’inizio ufficiale della serata». 

La deroga oraria va a sanare anche un problema che i gestori dei locali sollevano da tempo: «Nel resto d’Italia, ma anche in provincia, non ci sono restrizioni simili e i locali della città ne erano penalizzati. La domanda che un ragazzo si fa è questa: perché pagare lo stesso prezzo se pochi chilometri di distanza posso ballare fino alle sei del mattino. Questo – continua Marcucci - ha causato per mesi sia problemi di natura organizzativa e di ordine pubblico, perché convincere le persone ad andarsene dopo un’ora e mezza vi assicuriamo che è molto complicato, sia problemi economi: sono aumentate a dismisura le richieste di entrata omaggio. La motivazione? Sempre la stessa: perché si dovrebbe pagare un servizio per così poco tempo?».

L’estensione oraria, poi, permetterà secondo Marcucci di migliorare programmazione e offerta: «sarà più facile sia organizzare eventi con artisti di livello (che hanno di norma un cachet molto alto per far fronte al quale c’è bisogno di un alto numero di clienti), sia la gestione dei flussi che la sicurezza, penso per esempio al fatto che così i clienti eviteranno di mettersi in strada tutti contemporaneamente. In più in parecchi momenti dell’anno alle cinque c’è più luce: va da sé che è più sicuro mettersi al volante, o semplicemente raggiungere l’auto al parcheggio, rispetto a quando è notte fonda».

Della possibilità di deroga oraria che l’ordinanza concede «credo potranno beneficiare non solo le discoteche, ma anche le altre attività viterbesi – conclude Marcucci- Se i nostri locali diventeranno più attrattivi in provincia e non solo, il nostro obiettivo è quello di continuare il buon lavoro iniziato su Terni e su Roma, il vantaggio economico sarà per tutti a cominciare dai bar e dai ristoranti». Il tentativo dei titolari sarà dunque quello di riprendersi quella clientela giovane che sceglieva altre località per il divertimento notturno. Una sfida che i viterbesi non vogliono farsi sfuggire.

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Il Messaggero