Immigrazione e integrazione, al liceo classico di Viterbo prende corpo l'esperienza di uno spettacolo teatrale per riaffermare valori che sono alla base della cultura e del...
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In questi giorni le aule del Liceo Ginnasio “Mariano Buratti” hanno respirato un’aria internazionale. Grazie al progetto “eDucate” sono arrivate a Viterbo delegazioni di docenti provenienti da cinque nazioni: Spagna, Germania, Malta, Grecia e Gran Bretagna. Il liceo ha infatti lavorato a una collaborazione artistica di sapore europeo che punti sulla valorizzazione del teatro, come strumento di inclusione scolastica.
L’anno scorso il meeting è avvenuto nella città spagnola di Siviglia con workshop in Germania, quest’anno è stato il ginnasio “Mariano Buratti” di Viterbo a ospitare i lavori di coordinamento che porteranno a maggio 2020 a performance collettive degli studenti-attori a Malta. Tema portante di questa iniziativa è la rappresentazione dei valori della Comunità europea, attraverso una riflessione anche su questioni attuali come l’immigrazione.
I ragazzi si alterneranno sul palcoscenico per dare vita a uno spettacolo che parli la lingua dell’integrazione. Con la soddisfazione delle delegazioni: c’è chi, come i docenti greci, ha parlato di unforgettable experience (“esperienza indimenticabile”) per l’accoglienza e le attività programmate dallo staff del liceo. E chi ha sottolineato l’importanza di esperienze condivise con altri paesi.
A completamento di questa settimana è stata organizzata il 16 ottobre, al Teatro romano di Ferento, una replica dello spettacolo “Ubu re” di Alfred Jarry, portato in scena dal Laboratorio teatrale del liceo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero