Il bilancio di “Luminarie d'arte” per riaccendere la luce sul quartiere San Faustino, «a lungo rimasto in ombra»

L'installazione a San Faustino
Con la festa della Befana si sono spente le luci anche per “Luminaria, interventi luminosi al quartiere San Faustino" di Viterbo, progetto promosso da Arci Viterbo -...

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Con la festa della Befana si sono spente le luci anche per “Luminaria, interventi luminosi al quartiere San Faustino" di Viterbo, progetto promosso da Arci Viterbo - con il patrocinio del Comune -  nell'ambito delle attività di Cantieri d'Arte 2018. Luminaria ha visto una serie di installazioni luminose nel quartiere grazie alla partecipazione degli artisti Pasquale Altieri, Massimo De Giovanni, Davide Dormino, Chiara Tommasi e Paul Wiedmer.


«Il progetto ha previsto la collaborazione di un gruppo di richiedenti asilo e rifugiati accolti da Arci Solidarietà Viterbo ed è stato reso possibile grazie alla disponibilità di residenti e commercianti del quartiere che hanno messo a disposizione terrazzi, balconi e finestre per esporre le installazioni», spiegano da Arci. Il progetto è il culmine di un programma di attività che Arci Viterbo ha realizzato nel 2018 nel quartiere di San Faustino, «nel tentativo di invertire la percezione sul quartiere e animare di iniziative culturali una zona di Viterbo per lungo tempo rimasta in ombra».

Sabato 5 gennaio si è tenuta una visita guidata alle installazioni alla quale hanno preso parte circa 100 persone e, durante le feste, in molti sono stati a girare per San Faustino alla scoperta delle luminarie. «Una riflessione sul contributo che l'associazionismo e la cittadinanza possono dare - aggiungono da Arci - per curare lo spazio pubblico attivandolo come luogo di relazione, di scambio e di dialogo».
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Il Messaggero