Operazione della stazione carabinieri Forestale di Tuscania, unitamente al personale del Raggruppamento Cites di Roma e al servizio veterinario della Asl di Viterbo. ...
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I militari hanno accertato la presenza di 61 cani in una struttura di ricovere non idonea alle condizioni igienico sanitarie previste dalla legge regionale 34 che detta le norme per la gestione dei canili. Gli esemplari, di varie razze con prevalenza del Segugio maremmano particolarmente impiegati dai cacciatori, erano collocati all'interno e all'esterno di alcuni capannoni, molti legati a catena corta, in recinti a cielo aperto e privi di pavimentazione.
Trovati anche resti di frigoriferi adibiti a cucce e acqua stagnante non drenata, intrisa di escrementi degli stessi animali. Parte dei cani è risultata essere senza il previsto microchip di riconoscimento. Si ipotizzano i reati di maltrattamento di animali (reato da codice penale), per i quali dovranno risponderne, in concorso, sia il proprietario dell'area, S.L., risultato proprietario di parte dei cani; sia i proprietari dei rimanenti cani, P.L. e L.L.
Tutti i cani sono stati posti sotto sequestro preventivo con nomina quali custodi giudiziari i soggetti proprietari. Sono state inoltre impartite prescrizioni da parte del veterinario, per il benessere dei cani stessi, da ottemperare il prima possibile al fine di migliorare le condizioni di vita degli animali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero