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Nasce spontaneamente lungo le rive del fiume Paglia nel territorio di Acquapendente. Qui la Santolina etrusca da secoli ha il suo habitat naturale. «Altrove, non riesce a svilupparsi con le stesse qualità», assicura il sindaco Angelo Ghinassi. E proprio questa pianta ha rivelato proprietà rimaste sconosciute fino a pochi anni fa, quando l'intuizione di Daniele Bellocchi, docente di Chimica e referente dei progetti ambientali dell'istituto Leonardo da Vinci, unita alla curiosità degli studenti del triennio di specializzazione in biotecnologie ambientali, le hanno svelate al mondo. È così che gli studenti, durante la prima fase di ricerca durata dal 2014 al 2019, hanno svelato l'attività antibatterica dell'olio essenziale di Santolina etrusca, qualità inibitoria paragonabile a quella di antibiotici di uso comune quali Zimox e Augmentin. Una scoperta che si è avvalsa della collaborazione del laboratorio di microbiologia dell'ospedale Grassi di Ostia e finita in diverse pubblicazioni scientifiche. Lo scorso anno si è entrati nella seconda fase. «L'obiettivo spiega la dirigente scolastica Luciana Billi - è lo sfruttamento dell'olio essenziale di Santolina etrusca per creare prodotti utilizzati quotidianamente, come fitoterapici e antibiotici, ma anche deodoranti per l'ambiente e prodotti cosmetici». Ed è così che nei mesi scorsi, in collaborazione con il Comune di Acquapendente e la Riserva Naturale di Monte Rufeno, la pianta è coltivata nell'orto botanico della scuola per poi estrarne l'olio. Esattamente un anno fa, nei laboratori del Da Vinci è nato il prototipo della SantoCream, la prima emulsione antibiotica a base di olio essenziale di Santolina etrusca. Quindi, il progetto è arrivato primo all'iniziativa Creatori del futuro patrocinata dal Dipartimento per le Politiche giovanili del Governo. «E ora che il prodotto, tutto vegetale, è brevettato spiega Ghinassi stiamo pensando allo sbocco commerciale. Siamo ancora in fase sperimentale per mettere a punto la giusta concentrazione di olio ma stiamo già cercando una partnership a livello nazionale per la produzione. Un'opportunità di sviluppo per i nostri ragazzi e per tutto il territorio».
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Il Messaggero