Fratelli d'Italia sfonda il 40%, Rotelli: «Porterò Viterbo al centro dell'attenzione del governo»

Fratelli d'Italia sfonda il 40%, Rotelli: «Porterò Viterbo al centro dell'attenzione del governo»
«È un risultato storico». Se si parla di uninominale, con il 36,9% quello del collegio viterbese per Fratelli d’Italia è il dato più alto in...

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«È un risultato storico». Se si parla di uninominale, con il 36,9% quello del collegio viterbese per Fratelli d’Italia è il dato più alto in Italia al Senato e il secondo alla Camera, con il 37,3. Ecco spiegato l’entusiasmo di Mauro Rotelli, deputato fresco di conferma. Ma se si guarda solo alla Tuscia, dove ha corso lui il dato è ancora più alto. I meloniani nel capoluogo stracciano il 26 nazionale sfondando quota 40, con punte bulgare del 48,2 a Monte Romano.

Rotelli, se lo aspettava?
«È un risultato storico a livello nazionale, qui ancora più importante: siamo il primo partito con percentuali molto alte. Prendere il 40 a Viterbo e superarlo in tantissimi altri centri è una grande soddisfazione».

Come ci siete riusciti?
«Questo collegio ce lo siamo girato veramente tanto. Il merito non è di una sola persona o di un gruppo, ma di un intero partito e soprattutto della leader: Giorgia Meloni ha tirato come non mai».

Perché il dato locale è così superiore a quello nazionale?
«Abbiamo incassato un risultato molto al di là del bacino elettorale di FdI, anche rispetto al target nazionale. Sentivamo fosse molto apprezzato il fatto che il partito avesse scelto gente del territorio, senza paracadutati da fuori o con viterbesi mandati in trasferta».

Rotelli è appunto l’unico viterbese entrato in Parlamento da Viterbo.
«Anche gli altri potevano farlo. Se il Pd avesse messo al numero uno un viterbese nel plurinominale al posto di Madia, sarebbe stato eletto. Ma non ce lo hanno messo».

Secondo lei quindi FdI se l’è giocata meglio?
«Beh, certo, rispetto a quelli che non hanno voluto o potuto. Abbiamo puntato i piedi nelle trattative in coalizione e candidato anche Massimo Giampieri. Questo ci ha molto aiutato in campagna elettorale, perché l’abbiamo fatta nei territori nostri, con i nostri candidati, riconoscibili».

E adesso?
«C’è una bella agenda piena di problematiche che abbiamo raccolto, insieme a quelle nazionali e internazionali. Alcune cose, come il caro bollette, vanno affrontate a brevissimo. Se no non ci si fa».

Un messaggio a chi l’ha votata e a chi non lo ha fatto?
«È una vittoria di tutti, non solo di FdI o Meloni, soprattutto non di Rotelli. È la vittoria di una comunità molto ampia. Siamo a disposizione pure di quelli che non ci hanno votato. Voglio rappresentare il territorio. Tutto».

Faccia una promessa ai viterbesi.
«Spero di portare la città al centro delle attenzioni del governo. Poco ma sicuro».

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Il Messaggero