Femminicidio di Ronciglione, i messaggi shock che inchiodano il fidanzato

Il sopralluogo nella casa della tragedia
«Io ho solo una vita e viverla così a stare dietro ad una persona mi spaventa». La voce di Maria Sestina Arcuri risuona nell’aula della Corte...

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«Io ho solo una vita e viverla così a stare dietro ad una persona mi spaventa». La voce di Maria Sestina Arcuri risuona nell’aula della Corte d’Assise. Un registratore rimanda i messaggi audio che la ragazza ha mandato al fidanzato prima di morire. Ad ascoltarli anche Andrea Landolfi, imputato di omicidio volontario. L’accusa è sempre più convinta che a lanciare dalle scale Maria Sestina sia stato proprio lui durante una litigata. Nell’udienza di ieri sono stati portati all’attenzione dei giudici togati e popolari i messaggi analizzati dal carabiniere Massimo Pastore del nucleo investigativo di Viterbo. Il militare ha passato al setaccio dati e contenuto di diversi telefoni: da quello di Maria Sestina a quello della sorella e della madre di Landolfi. In udienza sono stati letti e ascoltati solo quelli che il pm ha ritenuto più rilevanti, tutti gli altri sono stati trascritti e depositati alla Corte. «Dal telefono della vittima - ha spiegato Pastore - ho preso in considerazione le conversazioni Whatsapp, fitte conversazioni quotidiane e diversi litigi».

Il primo è quello accaduto la notte del 27 novembre 2018, i due fidanzati sono in tensione. Maria Sestina dice: «Andrea basta, hai toppato, stavolta è finita. Mi avevi fatto capire che tu c’eri, che cambiavi, vedo che cadi sempre negli stessi errori. Ho un sacco di dubbi. Ho paura, ho paura di tutto». A dicembre 2019 le liti continuano, la ragazza gli scrive: «Non ce la faccio più, io voglio tranquillità». Landolfi le promette che non berrà più. «E’ una promessa che posso mantenere - scrive Landolfi -. Voglio una famiglia con te, non tocco più un goccio di alcol; lo faccio per me, per te, per noi». I dubbi della 26enne però sono atroci: «Perché rovinarmi la vita per gli altri? Non ci sto più». La ragazza è sconvolta da una lite avuta in strada col fidanzato in cui si è intromessa una passante. «Dopo quel momento di schizofrenia non ti riconoscevo, non mi hai fatto niente, ma le macchine si sono fermate. Ti amo e lo sai, ma adesso basta c’è un limite a tutto. E io una vita così non la voglio». Che Landolfi avesse un problema con l’alcol era chiaro anche alla mamma che in un sms a Maria Sestina scrive: «Che dispiacere che ho... maledetto bere». Le liti portate all’attenzione riguardano anche quella della notte prima di morire. Andrea avrebbe bevuto di nuovo diventando irriconoscibile. E la fidanzata glielo fa notare «Che motivo c’è di bere, di farti una botta? Credi che non ho sentito quando l’hai chiesta?». Dopo poche ore la tragedia nella casa di Ronciglione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero