Fabrizio Frizzi e il suo rapporto speciale con la Tuscia. Il suo ristorante preferito a Sutri

Fabrizio Frizzi con Guido Casini a Sutri
"Gran bella persona! Ci mancherai". Quando ha sentito la notizia della morte di Fabrizio Frizzi, ieri mattina Guido Casini è rimasto di sasso e con la mente ha...

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"Gran bella persona! Ci mancherai". Quando ha sentito la notizia della morte di Fabrizio Frizzi, ieri mattina Guido Casini è rimasto di sasso e con la mente ha ripercorso tutti i momenti trascorsi insieme. Per ricordare quello che col tempo era diventato un amico ha quindi condiviso una foto del 2014 che li ritrae insieme, il volto della tv come sempre sorridente, dentro al suo ristorante. A "La sfera d'oro" di Sutri il conduttore era di casa. E non da poco tempo.


"La prima volta che l'ho visto? Era ancora un bambino. Lui e il fratello Fabio veniva qui sin da piccoli insieme alla famiglia. Si può dire che l'ho visto crescere". I Frizzi da decenni avevano scelto la Tuscia, per la precisione Bassano Romano, come buen retiro in cui rifugiarsi dal caos della Capitale. E quel ristorante nel cuore di Sutri era il preferito dal padre del conduttore: stesso tavolo per tanti anni, un appuntamento fisso quello con la cucina del Viterbese. "Quando io ero ancora un ragazzino e mio papà gestiva il locale – ricorda Casini – ho in mente questa famiglia di clienti ormai fissi. E quello che mi ha più stupito nel tempo è che Fabrizio non è cambiato di una virgola: sia prima sia dopo aver raggiunto il successo e la notorietà, è rimasto sempre lui: affabile e cordiale".

Com'era a riflettori spenti? "Esattamente come lo descrivono tutti quelli che hanno avuto il piacere di incontralo: una persona splendida, aperta e simpatica, con quel sorriso spontaneo che non lo abbandonava mai. Ricordo – continua il titolare della Sfera d'oro – che era sempre estremamente gentile e non solo con me: usava gli stessi modi con il cameriere, con la cuoca, con chiunque parlasse. Mai scontroso, quando qualcuno dei clienti nei tavoli vicini lo vedeva e chiedeva di fare una foto o avere un autografo, lui si prestava volentieri, mai scocciato".

Dopo la morte del padre, Frizzi ha continuato a frequentare il locale sia col fratello sia con la famiglia. "Veniva regolarmente, più spesso d'estate e a cavallo della festa dei morti, visto che la tomba di famiglia è a Bassano. L'ultima volta che l'ho visto era con Fabio poco prima che avesse l'ischemia", aggiunge. Il suo ricordo più bello è legato alla figlia. "La prima volta che è venuto qui con la piccola Stella, sedendosi le ha detto che quello era il tavolo dove pranzava sempre col nonno. Era emozionato nel mostrarglielo. E anche io – conclude – quando ci penso lo sono ancora". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero