Eolico offshore, arriva il progetto: 34 torri a Montalto di Castro. Il sindaco: «Non creerà problemi»

Eolico offshore, arriva il progetto: 34 torri a Montalto di Castro. Il sindaco: «Non creerà problemi»
Dopo l’indicazione di puntare su questo tipo di impianti partita dal Piano energetico regionale (19 luglio), arriva il primo progetto per la realizzazione di un parco eolico...

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Dopo l’indicazione di puntare su questo tipo di impianti partita dal Piano energetico regionale (19 luglio), arriva il primo progetto per la realizzazione di un parco eolico offshore nella Tuscia. Si chiama “MoDiCa” e prevede l’installazione di 34 torri nello specchio di mare in corrispondenza del Comune di Montalto di Castro con relative opere di connessione a terra. Potenza totale: 504 megawatt.

E’ quanto si apprende da un avviso del Ministero delle Infrastrutture (Compartimento marittimo di Civitavecchia) pubblicato il 18 agosto. Da quel momento sono partiti i 20 giorni previsti dalla norma per la presentazione di eventuali osservazioni. L’istanza riguarda la “concessione demaniale marittima, per la durata di anni 40, per l’occupazione di uno specchio acqueo e zone di demanio marittimo per la realizzazione e l’esercizio di un impianto eolico offshore galleggiante in una fascia di mare compresa tra i 6,7 e i 14 chilometri dalle coste della Regione Lazio, al largo del comune di Montalto di Castro e con punto di arrivo del cavidotto sottomarino sulla costa del predetto comune”. Ogni torre eolica ha una altezza pari a 150 metri, che diventano 268 se si somma il raggio della pala.

Proponente è Regolo Rinnovabili srl, “controllata dal gruppo BayWa r.e. AG, una società leader nella distribuzione, nella fornitura di servizi e di soluzioni energetiche per lo sviluppo delle energie rinnovabili”. “La scelta di tale sito – dice la relazione tecnica - è stata effettuata tenendo conto della risorsa eolica potenzialmente disponibile, della distanza dalla costa, della profondità, dei possibili nodi di connessione alla Rete di trasmissione nazionale e, non da ultimo, minimizzando/evitando il più possibile le aree di potenziale maggior interferenza a livello ambientale. Nell’area scelta per l’installazione delle turbine il fondale ha una profondità inferiore ai 100 metri”.

“Siamo stati informati dalla Capitaneria di Porto – spiega il sindaco Emanuela Socciarelli -. E' una procedura che sta muovendo i primi passi, il Comune sarà coinvolto in seguito solo per il passaggio dei cavidotti che collegheranno le torri alle centraline a terra”. Dopo la pubblicazione del nuovo Per che individua nell’Alto Lazio una macro area per l’eolico offshore, la sindaca aveva espresso qualche dubbio in merito. Alla luce delle ultime proposte che arrivano a livello nazionale sul fronte energia, ora Socciarelli afferma: “Abbiamo altre questioni più impellenti da affrontare, come la possibile riattivazione del nucleare sul nostro territorio. Questo ci spaventa. Le pale in mare potranno avere un impatto visivo minimo, neanche si percepiscono, ma a livello di salute non creano alcun problema. Tra i cittadini non sento preoccupazione rispetto a questa notizia”.

Per quanto riguarda l’eolico la Regione stima "entro il 2050 una potenza addizionale da installare (sostanzialmente offshore) pari a circa 1.045 MW”.

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Il Messaggero