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Bacini artificiali in affanno a causa della siccità. Oltre che alla diga di Canino, dove nei giorni scorsi il Consorzio di bonifica Litorale nord è stato costretto a introdurre un sistema di irrigazione a fasce orarie e a interrompere la distribuzione della risorsa idrica per alcune colture, un piano di emergenza e razionamento dell’acqua è scattato anche per la diga di Elvella, invaso strategico che con i suoi volumi serve circa mille ettari di terreni tra le province di Viterbo e Siena, nel comprensorio del Consorzio di bonifica Etruria meridionale e Sabina.
La decisione è stata presa il primo luglio nel corso di una riunione alla quale erano presenti i vertici dell’ente con sede ad Acquapendente, rappresentanti delle associazioni di categoria e le maggiori aziende agricole della zona. “E’ da gennaio che non piove più – spiega il presidente del consorzio Etruria meridionale e Sabina, Gianluca Pezzotti – se non per qualche sporadico acquazzone, ma di scarsa intensità”.
Il piano di razionamento è stato accettato da tutti, con grande senso di responsabilità. Anche in questo caso infatti è stata interrotta o diminuita l’irrigazione di alcune colture (prati, medicai). “Abbiamo stabilità delle priorità rispetto alla disponibilità di acqua che abbiamo – spiega il direttore Mauro Pacifici – sacrificando, tra virgolette, quelle colture che hanno compiuto già il proprio ciclo di produzione, rispetto a quelle più fragili che senza acqua non arriverebbero alla raccolta, come il mais. Lo stesso dicasi per alcune colture più resistenti, penso all'olivo, che possono portare il frutto a maturazione anche con poca acqua: magari alla fine la produzione sarà minore, ma comunque garantita".
Il piano sembra funzionate. "Con i consumi precedenti – dice ancora il presidente del consorzio di bonifica Etruria meridionale e Sabina – si registrava un abbassamento giornaliero del livello della diga di 12-13 centimetri, adesso siamo arrivati a 4 centimetri al giorno. Con questi numeri abbiamo scorte per superare il mese di agosto. Prima della fine del mese è prevista una nuova riunione per fare una analisi più precisa dei dati e portare eventuali modifiche”.
Una situazione con la quale bisognerà imparare a convivere anche in futuro. “Da parte nostra – spiega Pezzotti - stiamo portando avanti un progetto per aumentare la quota d’invaso e la sicurezza della diga, dall’altra parte gli agricoltori dovranno adattarsi ai cambiamenti adottando giocoforza sistemi di irrigazione sempre più efficienti”.
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