Degrado e risse notturne a San Pellegrino, la furia dei residenti: «Basta»

Degrado e risse notturne a San Pellegrino, la furia dei residenti: «Basta»
Dai residenti di San Pellegrino arriva l’ennesima strigliata al sindaco Arena e alla sua giunta. «Stanchi delle promesse, ora vogliamo soluzioni», è...

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Dai residenti di San Pellegrino arriva l’ennesima strigliata al sindaco Arena e alla sua giunta. «Stanchi delle promesse, ora vogliamo soluzioni», è la richiesta spedita verbalmente a Palazzo dei Priori che contiene, tra le righe, anche un invito «a fare un giro in centro nel fine settimana per rendersi conto di quello che accade».

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 Il riferimento è alle sempre più frequenti risse tra giovanissimi che scoppiano tra i vicoli del quartiere medievale, problema che si somma a quelli dell’incuria e della sporcizia segnalati da tempo, e a più riprese, a sindaco e assessorati di competenza.

L’ultima volta poco più di un mese e mezzo fa, alla fine di aprile per la precisione, attraverso una lettera aperta, firmata da cinque tra comitati civici e associazioni che operano all’interno del centro storico, nella quale si denunciava lo stato di profondo degrado di San Pellegrino e la necessità di interventi strutturali, «per garantire la vivibilità dei quartieri e impedire che sia compromesso un importante patrimonio storico, abitativo e sociale». 

«Appello caduto, finora, nel vuoto – spiegano dai comitati – Ma non ci arrendiamo, per questo abbiamo l'intenzione di chiedere un incontro il primo possibile. E altrettanto faremo con il prefetto. Non è più un problema solo di decoro urbano, ora di mezzo c’è la sicurezza delle persone».

Sicurezza che era stata, nominalmente, alla base delle chiusure anticipate dei locali circa due anni fa. Un provvedimento molto discusso dagli esercenti, contenuto all’interno del piano commercio, e dai residenti ‘traditi’, sul filo di lana, dalla parziale marcia indietro del Comune partito con ben altro progetto e un’idea di stretta più decisa.

Una linea che, tra l’altro, non ha dato i risultati sperati con le segnalazioni da parte dei residenti moltiplicate al pari richieste di intervento, in piena notte, da parte delle forze dell’ordine.

 «Ma il problema dell’orario dei locali è forse marginale – continuano – quello che serve è il controllo». Di questo, e di altro, i comitati civici hanno intenzione di parlare al sindaco Arena sperando stavolta in un esito diverso.

«Durante l’ultimo confronto c’era stata data una lettura forse troppo semplicistica del problema – continuano - In poche parole c'era stato detto che i controlli non potevano essere garantiti per colpa della mancanza di forze a disposizione. Una giustificazione che si fatica a capire perché se si decide di fare un piano, allora bisogna premurarsi di farne rispettare le regole alla base. Non è un mistero che molti, soprattutto anziani, abbiano paura di uscire la sera».

Per i comitati, soluzione non può passare esclusivamente da strumenti repressivi. «Serve affrontare il problema a monte – concludono -. Quello che succede nel fine settimana è il segnale di un malessere più profondo diffuso nella città».

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Il Messaggero