Deficit milionario a Villa Rosa: in mobilità 75 lavoratori su 171

Deficit milionario a Villa Rosa: in mobilità 75 lavoratori su 171
A Villa Rosa vanno in mobilità 75 dipendenti su 171. La decisione della proprietà era nell'aria già da qualche giorno, dopo che l'assemblea dei lavoratori aveva...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A Villa Rosa vanno in mobilità 75 dipendenti su 171. La decisione della proprietà era nell'aria già da qualche giorno, dopo che l'assemblea dei lavoratori aveva bocciato la proposta di accordo che avrebbe salvato tutti riducendo il compenso per un anno. Il motivo? Un deficit che tra il 2009 e il 2012 ha raggiunto i 10,5 milioni di euro. «In questo periodo - specificano dalla struttura - le perdite sono state, di volta in volta, gestite e ripianate mediante ricorso a un maggior indebitamento sia verso gli istituti di credito sia verso la Congregazione (la Provincia italiana delle suore ospedaliere, ndr)».


Già nel 2013 la proprietà aveva proposto la mobilità per 73 lavoratori allo scopo di ridurre i costi. La procedura rientrò grazie a un accordo coi sindacati che prevedeva il ricorso a contratti di solidarietà. Poi questa opzione è saltata. Nel febbraio del 2014, poi, un blitz della Guardia di Finanza aveva portato al sequestro di numerosi faldoni dopo l'esposto presentato da Uil Fpl, Fials, Ugl Sanità e Usb, che segnalavano come lì fosse in atto una truffa ai danni dello Stato e dei lavoratori.


«Dal 2012 ad oggi - continuano dalla struttura - la situazione si è aggravata tanto da non consentire altra soluzione se non adottare forme più incisive di ristrutturazione e risanamento». Nel 2013 le perdite ammonterebbero a 463mila euro, mentre nel 2014 arriverebbero a un milione. Di qui la scelta della mobilità, dell'esternalizzazione dei servizi ausiliari e della riorganizzazione di tutti gli altri. «È incomprensibile - commenta Mario Malerba, Cisl - come, a fronte di un costo del personale non medico che incide per circa il 50 %, si attivino ulteriori iniziative per ridurre questi costi penalizzando chi già ha stipendi al limite della sopravvivenza. E' anche anomalo che la Regione non verifichi quanto grava il personale sul bilancio di soggetti accreditati, né controlli i contratti di lavoro applicati in una logica di sana competizione tra le strutture. Faremo il possibile per salvare i posti a Villa Rosa così come in altre strutture». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero