Da Civita Castellana a Verona-Benevento. Tuia e Cataldi, incontro tra due vecchi amici

Da Civita Castellana a Verona-Benevento. Tuia e Cataldi, incontro tra due vecchi amici
Amici da sempre, avversari per una sera. Un pezzo di storia del calcio targato Civita Castellana si è incontrato lunedì sera in occasione di Verona –...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Amici da sempre, avversari per una sera. Un pezzo di storia del calcio targato Civita Castellana si è incontrato lunedì sera in occasione di Verona – Benevento, posticipo della sesta giornata di serie A.

Sulla panchina della formazione scaligera c’era Massimo Cataldi, preparatore dei portieri, che ha plasmato tanti ragazzi che ora difendono le porte d club della massima serie e cadetta, tra cui il titolare degli scaligeri Marco Silvestri fresco di Nazionale.

In campo con la maglia giallorossa il difensore Alessandro Tuia, che ha collezionato la sua quinta presenza nella massima serie con alle spalle oltre 200 presenze tra B e C. In comune oltre alla città di origine, hanno la base di partenza che è stata la Lazio dove hanno giocato per molte stagioni.

Allo stadio Bentegodi si è ripetuto un rito oramai tradizionale. «Un saluto veloce - hanno raccontato i due – nel rispetto dei protocolli, comunque è sempre piacevole incontrarsi e parlare della nostra città e del nostro mondo e ci siamo dati appuntamento a Civita per l’estate».

Poi Cataldi ha spiegato perché riesce ad ottenere sempre il massimo dai suoi allievi. «Alleno con quello che sono, con la mia terra che mi porto addosso – ha sottolineato - con i miei nonni e i miei genitori che mi scuotono dentro. I miei valori vengono da lì, da quelli che mi hanno cresciuto, da quelli che mi hanno amato. Cerco di restituire agli altri il loro dono sapendo che nessuno mio sforzo li potrà pareggiare. Prima del campo c’è un mondo che apparentemente sembra distante, ma la bellezza e la fortuna è che un uomo non si improvvisa, arriva dopo un lungo cammino: il tempo setaccia e lascia cadere la polvere, resta intatto solo l’importante. Allora ognuno allena con quello che è, per questo a me succede di trovare ogni giorno quello che loro mi hanno dato». 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero