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Culle sempre più vuote nel Viterbese. I dati elaborati da OpenPolis, aggiornati al 2020, partono dalla media di nascite ogni mille abitanti in Italia, pari al 6,8%. Ebbene, nella Tuscia la maggioranza dei comuni ha percentuali inferiori.
A Viterbo, il tasso di natalità è stato del 6,06 nel 2020, in calo rispetto al 2014, quando era stato pari a 8,27 (allora la media nazionale era di 8,3). A Tarquinia 6,32 nuovi nati ogni 1.000 abitanti nel 2020, mentre nel 2014 era stato del 7,75. A Montefiascone 5,3 per mille contro l’8,16 di sei anni prima. A Civita Castellana ancora peggio: 4,89 bebè ogni 1.000 abitanti (erano 7,55 nel 2014). A Bagnoregio 4,29 nel 2020 e 5,48 nel 2014.
Percentuali inferiori alla media italiana anche a Tuscania (4,99 per mille nel 2020 e 7,6 nel 2014); a Montalto di Castro rispettivamente 6,04 e 8,72 (calo drastico in sei anni); ad Acquapendente 4,48 e 6,66; a Capodimonte 3,62 e 6,92; a Bolsena quadro simile con 3,69 e 3,42. E ancora: a Nepi 5,95 e 8,1; a Sutri 6,6 e 8,64; a Castiglione in Teverina 5,25 e 7,56; ad Arlena di Castro 6,07 e 6,84; a Lubriano 3,37 e 8,83 (nel comune della Teverina, quindi, nel 2014 nascevano più bebè rispetto alla media nazionale, poi il tracollo).
“Il calo demografico – commenta sindaco di Proceno, Roberto Pinzi - sta investendo tutta Italia con effetti più amplificati nelle piccole realtà. Si prospetta un grande cambiamento sociale nel breve periodo per i piccoli borghi come Proceno, già colpiti dallo spopolamento”. Quello che serve per il primo cittadino è “creare un modello di integrazione sociale e culturale rivolto ad accogliere il crescente flusso migratorio”. E in questo percorso il Pnrr è d’aiuto: è recente la nascita della “cooperativa di comunità Proceno” su cui il Comune punta per il rilancio economico e sociale. Pinzi parla anche di altri progetti per attrarre nuovi residenti, come quello sulla sostenibilità energetica: “Abbiamo costituito la prima comunità energetica del territorio alla quale hanno aderito circa quaranta cittadini, con lo scopo – spiega - di gestire l’energia prodotta da fonti rinnovabili in modo economicamente vantaggioso per la comunità”.
Pochi i comuni che fanno meglio della media nazionale. Più nati si registrano a Orte (8,09 ogni 1.000 abitanti nel 2020; erano 9,28 nel 2014); a Vetralla (7,12 e 7,69); a Marta (7,26 e 6,88); a
Monterosi (7,09 e 10,01) e a Vitorchiano (7,09 e 10,61). “Siamo orgogliosi del dato che – afferma il sindaco di quest’ultimo comune, Ruggero Grassotti - conferma la bontà delle scelte di questa amministrazione. Abbiamo popolazione giovane e Vitorchiano è percepito come un paese particolarmente attrattivo e accogliente per le coppie che vogliono progettare qui la loro vita futura e farvi crescere i propri figli, grazie a servizi pubblici ben funzionanti e in continuo incremento”. Esempi? “Il progetto del nuovo polo dell'infanzia al Pallone grazie al Pnrr, i numerosi interventi sugli edifici che ospitano le scuole e il trasporto scolastico che è un'eccellenza . Così come – conclude Grassotti - tutti gli investimenti rivolti ai più giovani, quali i centri estivi, la sala di lettura, le attività ricreative, le borse di studio”.
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