Covid, si allarga il contagio tra suore e frati: 172 positivi. E i numeri sono destinati a crescere

Il monastero di Tuscania
Il sospetto dei giorni scorsi è diventato certezza: il focolaio partito dal convento di San Francesco a Bagnoregio ha coinvolto anche il monastero di San Paolo a Tuscania....

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Il sospetto dei giorni scorsi è diventato certezza: il focolaio partito dal convento di San Francesco a Bagnoregio ha coinvolto anche il monastero di San Paolo a Tuscania. Qui ieri sono arrivati i primi referti sulle circa 70 clarisse presenti: in 20 sono positive. Oggi sono attesi i risultati dei restanti tamponi ancora da analizzare, ma il timore è che il numero sia destinato a crescere.

Covid, dal convento di Bagnoregio il più grande focolaio: 152 positivi tra Montefiascone, Celleno e Tuscania

Arriva così a 172 il numero delle persone che rientrano nello stesso cluster: 105 suore di Bagnoregio, 36 religiosi del seminario internazionale San Vitaliano Papa di Montefiascone, 10 monache presenti nell’Istituto Serve del Signore e della Vergine di Matarà di Celleno e il volontario che, risultato positivo dopo aver fatto la spola tra le strutture religiose di Bagnoregio e di Tuscania, ha fatto scattare l’allarme. La prontezza del sindaco Fabio Bartolacci, che ha intuito subito le possibili ripercussioni di quel contagio e contattato la Asl, ha fatto scattare i protocolli in tempi immediati, limitando i danni.

“Nel monastero delle clarisse – rivela il primo cittadino – si trovano suore in gran parte giovani, solo una è anziana e risulta tra le contagiate. Stanno comunque tutte bene, presentano solo dei leggeri sintomi. Aspettiamo i risultati mancanti per avere un quadro preciso, ma i primi dati non fanno ben sperare: temiamo ci siano altre monache coinvolte”. La fortuna vuole però che, trattandosi di una struttura in regime di clausura, i contatti con l’esterno sono limitati. “Il parroco che celebra la messa all’interno della chiesetta, don Luca, è risultato negativo al test. Il mio appello – continua Bartolacci – è rivolto a quanti abbiano avuto qualsiasi tipo di rapporto con le monache negli ultimi giorni: si mettano in quarantena precauzionale. Ho anche chiesto l’elenco dei cittadini presenti alla messa di domenica”.

Al di là del mega focolaio che ha travolto le tre strutture religiose della provincia, i dati degli ultimi giorni indicano un virus che è tornato ad alzare la testa. Quasi un monito in vista delle prossime festività natalizie. Sono 92 gli ultimi casi scoperti dalla Asl. 7 sono minorenni, tra i quali un bimbo di pochi mesi. A Oriolo Romano, il Comune, dopo la comunicazione di nuovi 5 contagi, ha attivato le misure di quarantena, di sicurezza e di prevenzione, avviando l'attività di sorveglianza sanitaria nonché l'indagine epidemiologica. “I casi odierni – fanno sapere dall’ente - riguardano due nuclei sono paucisintomatici e l'eziologia sfortunatamente sconosciuta”. Uno riguarda una scuola del posto. “D'intesa con l'Istituto comprensivo, come già avvenuto in precedenza, si è immediatamente provveduto all’applicazione del protocollo previsto”, specificano. Tradotto: quarantena per gli alunni a contatto con il nuovo positivo.

Buone notizie da San Lorenzo Nuovo. “Un gruppo consistente dei bambini di seconda media si è sottoposto al tampone rapido. Tutti negativi. A questo proposito – afferma il sindaco Massimo Bambini - il Comune sta organizzando uno screening col tampone antigenico di tutti i bambini di elementari e medie, propedeutico al rientro a scuola dopo le vacanze”. Ieri nuovi 3 decessi: una 90enne di Viterbo, un 82enne di San Lorenzo Nuovo e un 58enne di Civita Castellana.

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Il Messaggero