Coronavirus, Tuscania chiude la scuola elementare: la bidella era al Carnevale di Venezia. Scoperta dalle foto su Fb

Beccata da una foto su Facebook mentre era al Carnevale di Venezia. I genitori detective l'hanno individuata e hanno avvertito la scuola. E così Francesca...

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Beccata da una foto su Facebook mentre era al Carnevale di Venezia. I genitori detective l'hanno individuata e hanno avvertito la scuola. E così Francesca Piegiovannibidella in forza alla primaria di Tuscania, è stata prelevata nell'Istituto direttamente dai carabinieri. Era ritornata nell'istuto tranquillamente senza pensare che la sua presenza poteva essere pericolosa. Sarà sottoposta a breve al tampone per le procedure del caso.


Per l'emergenza coronavirus, dunque, il Comune di Tuscania è stato costretto a chiudere per precauzione la scuola Elementare. Il sindaco Fabio Bartolacci ha deciso di rimandare a casa tutti gli alunni (che ora dovranno essere sottoposti ai controlli), dopo che alcuni genitori hanno segnalato come la bidella fosse tornata nelle scorse ore dal Carnevale di Venezia (tra l'altro sospeso proprio a causa del virus), per rientrare al lavoro senza alcun tipo di precauzione.

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"L'amministrazione comunale sta emettendo precazionalmente l'ordinanza di chiusura della scuola elementare al fine di effettuare le procedure del caso', si legge sulla pagina Fb dell'ente.
   
Nel frattempo è in atto una riunione operativa in collaborazione con i Carabinieri di Tuscania e la Polizia Locale, per fare il punto della situazione, e verificare le procedure da adottare per ogni singolo caso si dovesse presentare.
In particolare da accertamenti effettuati presso la competente ASL di Viterbo le persone provenienti dalle aree del Nord Italia ad oggi non sono definite zone rosse, ma solo i singoli comuni interessati, pertanto la chiusura della scuola elementare è stata una procedura precauzionale ed è mirata a quel plesso.

Si conferma comunque che non c’è nessun caso di sospetta criticità e che le misure che si stanno adottando sono solo in funzione preventiva.

Chiediamo a tutti la massima collaborazione onde evitare allarmismi ingiustificati ma chiediamo anche a quanti dovessero rientrare da queste zone di darne immediata comunicazione alle autorità competenti, ai Carabinieri, al  Sindaco e la Polizia Locale e di seguire i protocolli previsti dal Decreto del Presidente della repubblica.
Si suggeriscono i numeri da chiamare: 112, 1500


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Il Messaggero