Aumentano i contagi a Tuscania, una famiglia con negozio positiva chiama il sindaco: «Informi la città»

Una veduta di Tuscania
Coronavirus: a Tuscania sale a 15 il numero dei contagiati. Quattro sono della stessa famiglia. Un messaggio vocale, di consapevolezza e responsabilità, è quello che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Coronavirus: a Tuscania sale a 15 il numero dei contagiati. Quattro sono della stessa famiglia. Un messaggio vocale, di consapevolezza e responsabilità, è quello che la moglie di Luigi Bisogni ha inviato questa mattina al sindaco Fabio Bartolacci, per comunicare la positività al Covid di quattro suoi familiari, tra cui il marito e il figlio.


"Sono la moglie di Luigi Bisogni. In questi giorni abbiamo chiesto che ci venisse fatto un controllo attraverso un tampone. Questa mattina c’è stato comunicato che quattro dei nostri familiari, tra cui mio figlio e mio marito, che sono al pubblico (per lavoro, ndr), sono positivi. Per senso di dovere civico lo vogliamo comunicare pubblicamente, affinché tutti quelli che negli ultimi giorni sono entrati in contatto con noi nel nostro negozio, abbiano la responsabilità della salvaguardia per la loro salute e di quella delle persone a loro vicine. Autorizzo il sindaco a pubblicare questo messaggio>.

 La famiglia ha un’attività commerciale in ambito agricolo. Il sindaco Bartolacci ha ringraziato per il gesto di grande responsabilità la famiglia Bisogni: "Se tutti facessero così, sarebbe più facile ricostruire la catena di contatti e sconfiggere un maledetto virus che c’è, ma che non riusciamo a vedere”.

el frattempo il primo cittadino ha inasprito alcune misure, tra cui quella di portare a spasso i cani a non più 200 metri da casa limitando anche l'attività fisica all'aperto, solamente a chi ne ha necessità e con comprovante certificazione medica.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero