Compravendita di supercar col trucco, arriva la richiesta di condanne

Tribunale
Compravendita di supercar col trucco, arriva la richiesta pene per i membri dell’associazione a delinquere capeggiata da Elio Marchetti. L’imprenditore viterbese,...

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Compravendita di supercar col trucco, arriva la richiesta pene per i membri dell’associazione a delinquere capeggiata da Elio Marchetti. L’imprenditore viterbese, già condannato per associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale a 5 anni e 4 mesi di carcere e che è stato spogliato di beni per 8 milioni di euro, in questo processo è di nuovo imputato per reati connessi.

Si tratta di filoni che erano stati stralciati 4 anni fa per permettere al processo portante di andare avanti più velocemente. Marchetti è imputato insieme alla sorella Rosalba (assistita dagli avvocati Roberto Massatani e Marco Valerio Mazzatosta, a Domenico Sordo, a Giuseppe De Lucia, Emilia Tiveddu (avvocati Francesco Massatani e Michele Ranucci), Giuseppe De Lucia (Michele Vaira del foro di Foggia) e Domenico Sordo (Francesco Paolo Ferragonio anche lui del foro di Foggia) e Adria Glowats (difeso dall’avvocato Anna De Cesare). Tutti attori, secondo l’accusa, del meccanismo di frode messo in atto per vendere auto di lusso evadendo il fisco e l’agenzia delle entrate. Quest’ultima considerata parte offesa, non si è mai costituita parte civile.

In particolare Glowats sarebbe stato il referente tedesco di Marchetti, il complice che procacciava le auto. De Lucia invece il gancio pugliese per le immatricolazioni. Anche per questo procedimento si parte dalla stesso meccanismo, quello scoperto da guardia di finanza e polizia stradale nel 2016. Ieri mattina la pm Eliana Dolce ha richiesto per Emilia Tiveddu e Adria Glowats un anno e 8 mesi e un anno e 4 mesi di reclusione per il reato di associazione a delinquere. Per Domenico Sordo e Giuseppe De Lucia 6 mesi per le accuse di falso. Assoluzione per non aver commesso il fatto per la sorella di Elio Marchetti.

Per quest’ultimo l’avvocato Giuliano Migliorati ha chiesto di giudicarlo, considerando i reati per cui è imputato, in continuazione di quelli per cui è stato già condannato. Una sorta di patteggiamento a fine istrittoria. Richiesta accolta anche dalla Procura che per lui ha chiesto 3 mesi e 25 giorni. Prove nel processo sono stati tutti i documenti, le intercettazioni e i testimoni della polizia giudiziaria che hanno portato avanti l’indagine. In questo caso i reati presi in esame sono quelli tributari. Secondo la Procura Marchetti & co avrebbero messo in atto dei veri e propri caroselli per lucrare sul fisco. Lo scopo, per gli inquirenti, era uno: evadere l’iva delle auto importate dall’estero. I meccanismi per riuscirci, invece, molti.

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Il Messaggero