Nuovo attacco a un allevamento di pecore, adesso è allarme. La paura dei lupi

Nuovo attacco a un allevamento di pecore, adesso è allarme. La paura dei lupi
Continuano le stragi di ovini nel Viterbese. E sale l'allarme tra gli allevatori e agricoltori che chiedono più controlli sul territorio. Tra sabato e domenica quattro...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Continuano le stragi di ovini nel Viterbese. E sale l'allarme tra gli allevatori e agricoltori che chiedono più controlli sul territorio. Tra sabato e domenica quattro pecore, un montone e una capra sono stati trovati sgozzati nella zona del Quartaccio, tra Civita Castellana e Fabrica di Roma, già teatro di altre aggressioni agli animali.


Vittime nel complesso una decina le pecore, aggredite e con ferite per cui rischiano di morire per le infezioni. Questa volta i dani sono ingenti dal punto di vista economico, «senza contare gli animali che sono rimasti feriti e rischiano di morire - ha detto l'allevatore Massimo Carenti - siamo molto preoccupati per l'escalation, con le aggressioni avvengono sempre più spesso». L'indice è sempre puntato su alcuni esemplari di lupi (colore grigio), forse scappati da una zona dove erano custoditi e, una volta trovata la libertà tra le campagne, hanno trovato il loro habitat naturale. E' solo un'ipotesi, ma c'è chi giura di averli visti anche di giorno. Altri sostengono che invece la colpa sia delle scorribande di cani inselvatichiti e affamati.

Il fenomeno è comunque in crescita. Sono preoccupati anche quelli che abitano in aree poco edificate che rischiano di trovarseli davanti, anche se non sarebbero pericolosi per l'uomo. Dopo le prime aggressioni che sono costate la vita a un centinaio di pecore, sono stati avvisati anche i carabinieri forestali, che hanno iniziato un monitoraggio del territorio. Le area prese di mira sono quelle tra Selva di Mezzo, Passo del Rosario, il Quartaccio, ai confini tra Civita, Fabrica e Corchiano. Avvistamenti segnalati nelle campagne tra Gallese e Orte. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero