Civita Castellana, ceramica scarica nel fosso: «Attentato all'ambiente»

Civita Castellana, ceramica scarica nel fosso: «Attentato all'ambiente»
 Allarme inquinamento per il fosso di Monte Lombrica, a Civita Castellana. Nel corso d'acqua che passa da Sassacci e,...

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 Allarme inquinamento per il fosso di Monte Lombrica, a Civita Castellana.

Nel corso d'acqua che passa da Sassacci e, dopo qualche chilometro, diventa uno degli affluenti del Treia, sono visibili scarti di liquidi di colore bianco (probabilmente impasti e vernici), residui di qualche stabilimento ceramico dell'area industriale di Prataroni. Impasti e colori che devono essere smaltiti attraverso le procedure dei rifiuti speciali, per cui vanno bonificati dalle aziende attraverso un processo regolamentato. Qualcuno invece, per risparmiare sui costi di smaltimento, li immette (di notte) nelle condotte che portano al depuratore, da anni fuori uso, e da qui finiscono nel fosso provocando danni all'ambiente.

Negli ultimi tempi la situazione si è aggravata per i continui scarichi che, di fatto, hanno trasformato il letto del fiumiciattolo in un lenzuolo bianco, avvelenato: un attentato alla poca fauna ittica che lo popolava.

Sulla questione è intervento anche il presidente del Bio-distretto, Famiano Crucianelli. «Quello che si vede nelle foto - ha sottolineato - è un danno serio per il nostro territorio. Ed è un'offesa grave per tutta la nostra comunità, un insulto per i tanti imprenditori che fanno secondo le norme e virtuosamente il loro lavoro. Ci sono aziende del territorio che possono essere ottimi esempi su come deve essere fatta l'economia circolare. Purtroppo ci sono alcuni inquinatori di professione che ancora non comprendono il legame profondo fra la salute della natura e quella dell'uomo, ignorano alcuni principi fondamentali come il rispetto dell'ambiente, oggi iscritti nella nostra Costituzione». Infine c'è un appello: «E' auspicabile - ha concluso Crucianelli - che tutte le autorità che hanno il compito di tutelare il bene comune, intervengano in modo esemplare in situazioni vergognose come questa».

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Il Messaggero