Ceramica, il nuovo contratto si arena sullo scoglio salario

Ceramica, il nuovo contratto si arena sullo scoglio salario
industria ceramica: scende il gelo nella trattativa sul rinnovo del contratto di lavoro dei ceramisti. Appena si è iniziato a parlare di salario, il sindacato si è...

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industria ceramica: scende il gelo nella trattativa sul rinnovo del contratto di lavoro dei ceramisti. Appena si è iniziato a parlare di salario, il sindacato si è irrigidito dopo le proposte arrivate della controparte.

L'argomento nell'insieme interessa circa 2500 addetti nel polo industriale di Civita Castellana, l'unico in Italia che produce arredo bagno e anche le stoviglierie di qualità.Venerdì scorso si è svolto un nuovo incontro per parlare del rinnovo contrattuale proposto da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil a Confindustria ceramica.

La trattativa è iniziata a febbraio di quest'anno e dopo una pausa è ripresa a pieno ritmo da qualche mese. Non a caso sono stati calendarizzati una serie di incontri a partire da quello che si è tenuto appunto venerdì scorso. «Si è iniziato a discutere di salario ha detto il segretario generale della Filctem Cgil, Mauro Vaccarotti e a fronte di una nostra proposta di 125 euro c'è stata una risposta degli industriali di 68 euro per i prossimi tre anni escludendo il 2020; in pratica si partirebbe dal 2021. Non si può allungare il contratto di un anno poiché i lavoratori negli ultimi tempi non si sono certo tirati indietro nel momento di difficoltà e pertanto la validità va riconosciuta da quest'anno, come prevede il contratto che è scaduto al termine del 2019. Non si possono fare deroghe, questo deve essere chiaro. Confindustria Ceramica ha giustificato la somma offerta con la perdita di produzione negli ultimi mesi a causa del Covid. Invece per le parti sociali i forni sono attivi e negli anni scorsi le imprese hanno sempre fatturato bene».

A questo punto è salita la tensione tra le parti.

«Stiamo valutando come rispondere dice ancora Vaccarotti - a quella che può sembrare una provocazione. Abbiamo in programma una serie di riunioni sindacali, per decidere la strada da intraprendere. Speriamo che nel prossimo confronto ci sia una maggiore disponibilità da parte di Confindustria Ceramica».

Il prossimo tavolo è stato fissato per giovedì prossimo.Viaggia su un binario diverso e meno conflittuale la trattativa per la parte normativa. «Siamo a buon punto per quanto riguarda le relazioni industriali dice Vaccarotti per la salvaguardia dell'occupazione, c'è una maggiore attenzione all'ambiente e alla questione degli appalti. Su questi temi c'è già un punto d'incontro»

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Il Messaggero