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Accesso agli atti negato nel comune di Civita Castellana.
E' la protesta dei consiglieri comunali di Rifondazione comunista, Yuri Cavalieri e Maurizio Romani, dopo aver registrato un forte ritardo da parte degli uffici comunali nella consegna dei documenti da loro richiesti. L'accesso riguarda la corrispondenza tra i gestori delle cave e impianti in realizzazione per il riciclo dei rifiuti, e l'amministrazione comunale.
«Il 26 aprile abbiamo fatto regolare richiesta di accesso agli atti, protocollati tramite Pec - hanno rilevato i due consiglieri di minoranza - in merito alla corrispondenza tra il Comune e due società, che si occupano di cave e rifiuti nel territorio. Dopo più di una settimana, nonostante i solleciti al segretario generale e agli uffici, non abbiamo ricevuto nessuna risposta. La scusa di appesantire il lavoro degli uffici, e di carenza del personale, non regge: basterebbe scannerizzare pochi fogli per rispondere alla nostra legittima richiesta e metterci in condizione di svolgere il nostro ruolo». Per i due consiglieri comunali, come già accaduto in precedenza, «quando si cerca di parlare di temi come cave e rifiuti a Civita sorgono sempre delle difficoltà», come nel reperire i documenti. «Non ci resta - hanno detto - che chiedere al sindaco Luca Giampieri, il quale è anche assessore all'ambiente, su quali sono le difficoltà».
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