Civita Castellana: in centro arriva la filodiffusione, una scelta stonata della giunta Giampieri

Piazza Matteotti in centro
Un investimento da crica 40mila euro per far ascoltare musica nel centro storico di Civita Castellana (Viterbo). L'amministrazione comunale ha varato il finanziamento del...

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Un investimento da crica 40mila euro per far ascoltare musica nel centro storico di Civita Castellana (Viterbo). L'amministrazione comunale ha varato il finanziamento del progetto per installare la filodiffusione, con l'obiettivo - secondo quando recita la delibera - per iniziare a riqualificare la parte nobile della città, attraverso l'ascolto di brani musicali.

Fa pensare l'importo della spesa: 39.988 euro, a pochi spiccioli dal limite di legge per l'affidamento diretto.L'idea della giunta comunale guidata da Luca Giampieri è stata criticata dalle forze di opposizione, bocciata dai cittadini e attaccata sui social.

«Con oltre duecento casi di Covid in città - ha tuonato Yuri Cavalieri capogruppo di Rifondazione comunista - un ospedale da aiutare, una crisi economica e sociale disastrosa, strade che sembrano quelle di Beirut, l'acqua che costa quanto un Cabernet, si spendono i soldi per la filodiffusione. Incredibile». Il capogruppo comunista ha proposto delle alternative.

«Sarebbe stato più saggio finanziare il sociale ha detto - e l'edilizia scolastica, sovvenzionare l'apertura di negozi nel centro storico o aiutare a sopravvivere quelli esistenti, potenziare il laboratorio analisi, collaborare con la Asl ed eseguire tamponi gratuiti ai silicotici, oppure assumere dipendenti comunali, investire nella biblioteca comunale e sulla manutenzione stradale».

Non è stato da meno il Partito democratico, che è intervenuto con il circolo e i suoi consiglieri comunali. Questi ultimi presenteranno un'interrogazione al sindaco per conoscere le ragioni della scelta. «Ho la sensazione di rivivere un film già visto con la vicenda della biblioteca comunale», ha rilevato Simone Brunelli. Per Nicoletta Tomei e Domenico Cancilla questa è una iniziativa lontana dalle reali problematiche dei cittadini.

«La filodiffusione non è certo una priorità in questo momento hanno detto e quella cifra poteva essere destinata a risolvere altre situazioni, tra cui quella delle famiglie in difficoltà. In questo momento la precedenza deve essere per la salute, la protezione e la sicurezza dei civitonici»

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Il Messaggero