Inizia a delinearsi la griglia dei candidati a sindaco per Civita Castellana, al voto a maggio. Mentre nel Pd è tutto in alto mare, già due gli aspiranti sicuri. Uno...
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In stand-by il gruppo indipendente, guidato dall'avvocato Franco Laugeni e tirato per la giacca da più parti. Ferma al palo poi la coppia del centrodestra FdI-Forza Italia, cosi come Rifondazione comunista: tutti stanno lavorando sul nome da far stampare sulla scheda elettorale.
I riflettori restano puntati sul Partito democratico, quello del sindaco uscente. Di sicuro a Civita non ci saranno le primarie, proprio per evitare la discesa delle varie truppe cammellate. La corsa per accomodarsi sulla poltrona di sindaco, che è stata per di dieci anni di Gianluca Angellelli, è tutta in salita dopo che in tre indipendenti hanno declinato l'invito. In prima fila per entrare al palazzo comunale c'è Tonino Zezza, spalleggiato da cinque consiglieri comunali e una parte degli iscritti dem.
Due gli outsider: il giovane segretario Simone Brunelli, sostenuto dalla maggioranza del direttivo che gli ha chiesto di candidarsi; e l'attuale assessore alla Cultura, Vanessa Losurdo, spinta dai consiglieri comunali contrari alla candidatura di Zezza, e che potrebbe trovare nuovi alleati dalla mancata disponibilità di Brunelli. Anche dalla quota rosa arriva sostegno alla Losurdo. «Ma la candidatura non è per ora nei miei pensieri», si è limitata a dire lei.
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Il Messaggero