Viterbese, Camilli non fa passi indietro: "Me l'hanno fatta sporca, la Viterbese non gioca"

Camilli non fa passi indietro
Rabbia e delusione sono ancora a livelli alti e con il passare delle ore, il proposito del presidente della Viterbese Piero Camilli di ritirare la squadra dal campionato di serie...

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Rabbia e delusione sono ancora a livelli alti e con il passare delle ore, il proposito del presidente della Viterbese Piero Camilli di ritirare la squadra dal campionato di serie C, non perde consistenza. L’inserimento della compagine gialloblù nel girone C (quello meridionale), ha fatto infuriare Camilli che mercoledì, nel giorno della presentazione dei calendari del terzo campionato professionistico nazionale, ha sferrato un attacco durissimo al presidente della lega di C Gabriele Gravina, reo insieme ai suoi consiglieri, di aver confinato il club di via della Palazzina in un girone geograficamente molto complicato. Da mercoledì sono passati due giorni, ma la rabbia di Camilli non scema; anzi cresce di intensità con il patron della Viterbese che usa ancora parole forti nei confronti dei vertici del calcio di C.

Presidente Camilli: è ancora intenzionato a ritirare la Viterbese dal campionato?
“Assolutamente si. Mi conoscete da un po’ di anni oramai e sapete che quello che dico faccio. Ci hanno fatto una porcata: siamo stati spediti in un girone geograficamente quasi impossibile per noi. Io non c’è l’ho con la gente del sud Italia per carità, ma quello che è stato fatto alla Viterbese è un gioco sporco uscito a tavolino”.
In che senso…..
“I consiglieri di serie C che rappresentano i club del sud, si sono divisi gare in cui dovranno percorrere al massimo 300 chilometri. La Viterbese dovrà fare trasferte di 1240 chilometri con date impossibili: il 23 dicembre siamo a Rende e il 26 in campo contro la Paganese. La federazione ha perso tre mesi dietro al teatrino dei ripescaggi e alla fine ci rimette una delle poche società serie di questa categoria”.
Ora cosa succede….
“Succede una cosa molto semplice: la Viterbese martedì non scende in campo: i giocatori saranno liberi da domenica a giovedì. Ho già avvertito la Questura comunicando che al Rocchi la gara contro la Sicula Leonzio non verrà disputata. E così faremo nelle due successive. Butteranno fuori dal campionato una società sana e seria come la Viterbese, mentre nella passata stagione hanno salvato per dieci giornate un club morto come l’Arezzo”.
Lei cosa chiede in particolare…..
“A questi signori non chiedo niente: la Viterbese meritava di stare nel girone A, ma hanno deciso diversamente e a me questo calcio fa schifo”.

Intanto oggi la squadra riprenderà ad allenarsi a Grotte di Castro: potrebbe esserci un confronto con il presidente che sarà presente agli allenamenti.
 
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Il Messaggero