La maggioranza non c'è più. Nella prima delle due sedute dedicate al bilancio ieri è successo di tutto: votazioni che si ripetono, interruzioni a gogo, ma...
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L'esponente dem ha subito messo le cose in chiaro. «Non abbiamo la possibilità di salvaguardare il nostro territorio ha spiegato Volpi - dico in partenza che il mio voto sarà negativo. Bisogna ripristinare la situazione del bilancio 2017, se il sindaco non presenterà nulla non voterò positivamente niente». Detto, fatto: la maggioranza è sotto, al dunque finirà 16 a 14.
Ma questa è stata solo la fine: le avvisaglie c'erano già state prima, con il caos su un emendamento dei 5 stelle su eventi sportivi: il segretario generale ha decretato la sconfitta della maggioranza per 13 a 12. Qualcuno in maggioranza non avrebbe sentito e quindi non ha risposto alla chiamata nominale, l'ipotesi è stata di ripetere il voto, dalla minoranza hanno fatto notare che non è possibile. Eppure sarà proprio questo il seguito. Essendo arrivati i rinforzi finirà 15 pari. Ed emendamento bocciato.
Ma il clou del paradosso si è raggiunto con l'emendamento del presidente del consiglio Marco Ciorba, assente, illustrato da Paolo Moricoli, sulla partecipazione alla fiera del wedding a Roma. «Non si può fare ha replicato Giulio Marini (Fi) perché il governo Renzi ha tolto le competenze: può organizzarla solo la Regione». La maggioranza l'emendamento se lo boccia da sola: votano sì solo i civici Livio Treta, Paolo Simoni e Paolo Moricoli.
In chiusura è toccato al piano operativo annuale della Francigena: ritirato. E oggi il prefetto Giovanni Bruno riceve la minoranza: martedì si chiude, in un modo o nell'altro. Nella peggiore delle ipotesi, c'è lo spettro del commissario. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero