Bilancio del Comune di Viterbo, maggioranza a picco

Bilancio del Comune di Viterbo, maggioranza a picco
di Massimo Chiaravalli
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Venerdì 20 Aprile 2018, 14:53 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 09:16
La maggioranza non c'è più. Nella prima delle due sedute dedicate al bilancio ieri è successo di tutto: votazioni che si ripetono, interruzioni a gogo, ma soprattutto la bocciatura della destinazione dei fondi per l'imposta di soggiorno, il primo atto propedeutico. Una delibera che non sarebbe passata comunque, visto che le forze in campo erano 15 pari. Ma è stata affossata dal consigliere del Pd Marco Volpi, che ha ribadito e mantenuto l'intenzione di votare contro in assenza di fondi per le frazioni.

L'esponente dem ha subito messo le cose in chiaro. «Non abbiamo la possibilità di salvaguardare il nostro territorio ha spiegato Volpi - dico in partenza che il mio voto sarà negativo. Bisogna ripristinare la situazione del bilancio 2017, se il sindaco non presenterà nulla non voterò positivamente niente». Detto, fatto: la maggioranza è sotto, al dunque finirà 16 a 14.

Ma questa è stata solo la fine: le avvisaglie c'erano già state prima, con il caos su un emendamento dei 5 stelle su eventi sportivi: il segretario generale ha decretato la sconfitta della maggioranza per 13 a 12. Qualcuno in maggioranza non avrebbe sentito e quindi non ha risposto alla chiamata nominale, l'ipotesi è stata di ripetere il voto, dalla minoranza hanno fatto notare che non è possibile. Eppure sarà proprio questo il seguito. Essendo arrivati i rinforzi finirà 15 pari. Ed emendamento bocciato.

Ma il clou del paradosso si è raggiunto con l'emendamento del presidente del consiglio Marco Ciorba, assente, illustrato da Paolo Moricoli, sulla partecipazione alla fiera del wedding a Roma. «Non si può fare ha replicato Giulio Marini (Fi) perché il governo Renzi ha tolto le competenze: può organizzarla solo la Regione». La maggioranza l'emendamento se lo boccia da sola: votano sì solo i civici Livio Treta, Paolo Simoni e Paolo Moricoli.

In chiusura è toccato al piano operativo annuale della Francigena: ritirato. E oggi il prefetto Giovanni Bruno riceve la minoranza: martedì si chiude, in un modo o nell'altro. Nella peggiore delle ipotesi, c'è lo spettro del commissario.
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