Belcolle, inaugurato "il giardino delle anime belle" in ricordo degli operatori sanitari morti

Il giardino delle anime belle a Belcolle
Un simbolo mai come ora, in piena pandemia mondiale, carico di significato. Li hanno chiamati “eroi” durante la prima ondata, mentre ora lo sforzo compiuto...

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Un simbolo mai come ora, in piena pandemia mondiale, carico di significato. Li hanno chiamati “eroi” durante la prima ondata, mentre ora lo sforzo compiuto quotidianamente dagli operatori sanitari al fianco dei malati di Covid-19 sembra essere sceso nell’agenda dell’opinione pubblica. Per omaggiare tutti i medici, gli infermieri, i tecnici e chiunque operi all’interno delle strutture della sanità a vario titolo, ieri la Asl ha inaugurato “Il giardino delle anime belle”. Si tratta di uno spazio riqualificato davanti alla palazzina D, quella dedicata proprio al blocco Covid, inaugurato ieri dal direttore generale dell’azienda sanitaria Daniela Donetti e dal direttore sanitario Antonella Proietti, accompagnate dal vicario del vescovo, don Luigi Fabbri.

“Alle donne e agli uomini che hanno dedicato la loro vita in difesa della salute dei cittadini e che sono ogni giorno con noi, nel ricordo dell’esempio e dei valori”, riporta la pietra scolpita affinché tutti transitando per l’ospedale di Belcolle, possano rendere omaggio agli operatori deceduti. Hanno contribuito alla realizzazione dello spazio, oltre alla Asl, anche i Comuni di Viterbo, Ronciglione e Vetralla, oltre ad alcuni privati. I parenti di quanti sono morti negli ultimi 5 anni sono stati invitati a partecipare da remoto all’inaugurazione in rappresentanza di tutte le vittime registrate sinora all’interno di un’azienda che conta quasi 3mila dipendenti. L’unico decesso registrato sinora per Covid nella Asl di Viterbo è quello di Carlo Leonardi, infermiere 54enne di Marta morto a metà marzo.

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Il Messaggero