Viterbo, sfida all'ultima costarella: arriva il primo torneo di barbecue

Viterbo, sfida all'ultima costarella: arriva il primo torneo di barbecue
Sarà una sfida all'ultima costarella. Se poi deve essere proprio all'ultimo sangue, che almeno sia quello di una bella bistecca fiorentina. Arriva il "Tascio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sarà una sfida all'ultima costarella. Se poi deve essere proprio all'ultimo sangue, che almeno sia quello di una bella bistecca fiorentina. Arriva il "Tascio grill", il primo torneo di barbecue della provincia di Viterbo. A organizzarlo sono i Tasci grottani, associazione di Grotte Santo Stefano, frazione di Viterbo. E infatti l'iniziativa si svolgerà proprio qui, il 9 luglio, al Parco Tasci. E per le iscrizioni c'è tempo fino al 20 giugno.


Dieci team in gara, massimo tre persone per squadra. Raccomandazioni? Una sola: «Ognuno dovrà portare il proprio barbecue: la carbonella e i tagli di carne - dicono gli organizzatori - verranno forniti da noi». E poi fuoco alle polveri. Anzi, alla carbonella. Ecco come funziona. «Sarà una cosa all'americana - spiegano i Tasci - la gara si svolgerà in tre manches, ovvero su tre diverse cotture. Alla prima verranno eliminati cinque concorrenti, alla seconda ne resteranno solo tre, quelli che poi andranno in finale. Perché solo dieci squadre? Non è una cosa facilissima da gestire».

Insomma ci sarà tanta carne al fuoco. A proposito, quale? «Avremo vari tagli: fiorentina, costarelle, pollo». Duro compito, quello della giuria: il barbecue infatti è una cosa seria. Tanto da arrivare a citare perfino Pellegrino Artusi, rinomato gastronomo e scrittore di cucina, vissuto a cavallo tra il 1800 e il 1900. «Diceva: “Il troppo salato è il peggior difetto delle vivande”. A rovinare un piatto ci vuole poco: basta un pizzico di sale in più - concludono i Tasci grottani - per renderlo immangiabile»Perché qui mica non si va di fioretto. Al massimo, di spiedino. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero