Carezze e strusciamenti con una bambina, a processo “amico di famiglia”. Un 65enne delle Filippine è finito davanti al collegio del Tribunale di Viterbo con...
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Almeno tre gli episodi cristallizzati dalla Procura. Il primo sarebbe avvenuto nel 2015. Mentre i genitori della bambina non c’era le avrebbe palpeggiato il seno, due anni dopo avrebbe di nuovo colto l’occasione. L’aggressione più grave sarebbe avvenuta nel 2020, quando ormai la vittima aveva 14 anni.
Il sessantenne si sarebbe presentato a casa dei genitori della ragazzina e approfittando della loro assenza avrebbe iniziato a baciarla sul collo «toccandole il seno - scrive la Procura nel capo di imputazione - e il sedere, cercando di abbassarle i pantaloni del pigiama e mettendole le mani tra le gambe». I genitori della vittima, parte civile assistiti dall’avvocato Dominga Martines, avrebbero dovuto essere ascoltati ieri mattina, ma a causa dello sciopero dei trascrittori fonici del tribunale l’udienza è stata rinviata.
L’imputato, nel frattempo, è scappato dall’Italia e avrebbe fatto ritorno nelle Filippine con l’intenzione si non tornare, per evitare di affrontare i guai con la giustizia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero