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"Non possono toglierci gli anestesisti”. “Nessuno li ha tolti”. Botta e risposta i tra pazienti dell’unità operativa Anestesiologia e rianimazione dell’ospedale di Belcolle e la Asl. Il nodo del contendere? La decisione dell’azienda di chiudere quel servizio per trasferirlo all’interno dell’ambulatorio Terapia del dolore, cure palliative e simultaneous della Terapia del dolore e cure palliative, con ricollocazione di tutti gli appuntamenti .
Parlano, i malati, di “eccellenza del presidio sanitario viterbese che funziona e dà risposte concrete a tanti pazienti malati”. E aggiungono: “Non deve assolutamente venire smantellato o depotenziato”. Anzi, “come pazienti dell’ambulatorio di Anestesia, ma soprattutto a nome di tutti quei cittadini che credono nella necessità di aumentare i servizi sanitari e di non diminuirli, se ci si vuole definire davvero un paese civile, chiediamo pertanto che la Asl di Viterbo chiarisca in merito alla cessazione”, comunicata il 6 marzo dal direttore sanitario della Asl di Viterbo, Antonio Rizzotto.
Accusano, poi: “Di fatto, quello che sembra voler venire fatto passare come un trasloco, pare avere tutta l’aria di essere un servizio erogato dal primo aprile in poi senza la presenza dei medici anestesisti.
E infatti la Asl smentisce che la figura degli anestesisti non sia più presente. “L’azienda non ha provveduto né a depotenziare, tantomeno a smantellare il servizio. Tutt’altro”. Dalla Cittadella assicurano, piuttosto, che “la disposizione è finalizzata a offrire ai pazienti con specifici bisogni di salute il miglior percorso di presa in carico possibile attraverso il centro di Terapia del dolore e cure palliative, presente a Belcolle dal 2022, gestito dal team dell’unità operativa diretta dal dottor Giovanni Siena, la cui rete aziendale è stata istituita nel 2017”.
Ed ecco il nodo degli anestesisti. “La nostra unità operativa – spiega Siena - al suo interno prevede la presenza di tre professionisti anestesisti, oltre che di altri professionisti sanitari. L’unità è finalizzata ad assicurare la diagnosi, la prevenzione, il trattamento e la cura di pazienti affetti da sindromi dolorose acute o croniche o che necessitano di cure palliative”. Inoltre, la rete della terapia del dolore e delle cure palliative è radicata su tutto il territorio provinciale con ambulatori presenti, oltre che a Belcolle, anche negli ospedali di Tarquinia, Civita Castellana, Acquapendente e Montefiascone e nelle case della salute di Soriano nel Cimino e Bagnoregio.
La logica che ha portato al cambiamento? “Essendo a Belcolle presente un secondo ambulatorio che eroga le medesime prestazioni, ma gestito dall’unità operativa di Anestesiologia e rianimazione, la direzione strategica, unitamente alla direzione sanitaria di presidio, ha ritenuto opportuno accorpare le agende, indirizzando i pazienti verso il percorso e il servizio più appropriato, quello che, all’interno dell’organizzazione aziendale e sanitaria, eroga questo tipo di prestazioni e, si ribadisce, al cui interno figurano dei qualificati anestesisti”. Insomma, secondo la Asl “per i pazienti che necessitano di terapia del dolore e di cure palliative presso l’ospedale Belcolle, non cambia nulla, se non il giorno e l’ora della prestazione ambulatoriale”.
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