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Per ora, la convenzione durerà 4 mesi per un importo, comprensivo di tutti i servizi collegati (lavanolo, pulizia e sanificazione, ristorazione, raccolta e smaltimento rifiuti) che si aggira intorno ai 350mila euro. A farsi avanti per diventare un albergo-Covid pro-tempore sono stati in cinque: la residenza Nazareth in via san Tommaso e il Balletti Palace Hotel a Viterbo, il residence Balletti a San Martino al Cimino, l’hotel Capranica nell’omonima cittadina, infine il Gran hotel Helios a Tarquinia. Dopo i sopralluoghi, la scelta della Asl è ricaduta sulla prima struttura, nel cuore di Pianoscarano, sinora dedita al circuito dell’ospitalità e accoglienza religiosa in Italia.
La residenza Nazareth è destinata ad accogliere tra i 40 e i 70 pazienti positivi al coronavirus, ma che non necessitano (o non necessitano più) di ricovero ospedaliero.
Da ieri, invece, potranno trascorrere la convalescenza a Viterbo, assistiti da un team di operatori della Asl composto da 6 infermieri e 6 operatori socio sanitari, presenti 24 ore al giorno, sette giorni su sette, nonché da due medici che visiteranno i pazienti, con accessi quotidiani, la mattina e il pomeriggio. Inoltre, la guardia medica della postazione della Cittadella della salute di Viterbo garantirà eventuali emergenze notturne. La conclusione del soggiorno sarà decretata dalla completa risoluzione dei sintomi e a seguito della negatività al Covid-19, accertata attraverso l’esecuzione di un tampone nasofaringeo.
Ieri, intanto, il virus ha concesso una relativa tregua. Dopo oltre 2 settimane, i nuovi casi sono scesi sotto quota 100: il 22 ottobre, infatti, ne erano stati registrati 69 in 24 ore. Poi i numeri sono schizzati in alto fino a toccare quota 233, mentre nell'ultima gioranta si è tornati in basso, con 96 contagiati scoperti dalla Asl. Anche ieri, comunque, un uomo non ce l’ha fatta: a morire è stato un 73enne di Viterbo che era ricoverato nella Terapia intensiva di Belcolle.
Da segnalare, rispetto all’ultimo bollettino, la decisione del Comune di Piansano di tenere chiusa la scuola fino a martedì per consentire a tutto il personale scolastico di effettuare il test antigenico. Solo mercoledì riprenderanno le lezioni in presenza. A Castel Sant’Elia, dopo la notizia di alcuni genitori positivi, il sindaco Vincenzo Girolami ha chiuso tre classi fino all’esito del tampone sui bambini: si tratta della II e V elementare, nonché della I media. Infine, il sindaco Franco Vita annuncia che, per ovviare ai ritardi nella refertazione dei tamponi, la Asl provvederà a utilizzare test antigenici rapidi, anche negli ambulatori dei medici di famiglia.
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