A spasso nella Tuscia alla scoperta di tombe etrusche dipinte, borghi fantasma e paesi delle fiabe e dei castelli

I Cavalli alati di Tarquinia (IV sec. a.C.)
Prima domenica del mese con ingresso gratuito nei musei, nei palazzi nobiliari e nei parchi archeologici statali ... Il 3 marzo...

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Il 3 marzo svetta tra le tante occasioni per andare a spasso nella Tuscia svetta la Necropoli Etrusca di Tarquinia, non disgiunta dal museo allestito a Palazzo Vitelleschi, dal 2004 patrimonio dell’Umanità Unesco insieme a Cerveteri. L’appuntamento è con la guida turistica Sabrina Moscatelli nel primo pomeriggio all’ingresso della necropoli di Monterozzi, punteggiata da tombe dipinte che raccontano la vita quotidiana dell’antico popolo: “vedremo così – spiega Sabrina – i loro volti e quelli dei loro famigliari. Vedremo le vesti che indossavano, la moda, le acconciature, i gioielli e i loro oggetti, ma entreremo nel vivo delle loro abitudini, certezze, paure, rituali e persino in alcuni aspetti della sfera sessuale.

La visita poi continuerà nel centro storico della cittadina, con tappa maestoso Palazzo Vitelleschi (XV sec.) sede del Museo nazionale Etrusco, dove sono custoditi i tesori della Necropoli, i ricchi corredi funebri e sarcofagi, con espressioni artistiche di altissimo livello che spaziano dalla scultura, all’oreficeria e ceramica provenienti

Da segnalare un appuntamento fissato per sabato, entrato ormai nel novero delle passeggiate più gettonate: sentiero dei castelli e delle fiabe, tra borghi fantasma e street art come simbolo di rinascita”, proposto da Anna Rita Properzi guida Turistica ed ambientale escursionistica (info: 333 4912669). “Le tappe di questo itinerario – anticipa Anna Rita - sono tre borghi:  Celleno, conosciuto come il Borgo Fantasma dove il recupero del paese abbandonato e delle tradizioni ha portato alla rinascita; Roccalvecce, piccolo borgo fortificato e perfettamente conservato, dominato dal castello Costaguti ancora abitato dai proprietari; Sant’Angelo di Roccalvecce, conosciuto come Paese delle Fiabe, piccolo borgo contadino che è stato capace di reinventarsi completamente, attraverso la street art e le fiabe più belle con il progetto artistico promosso dall’Associazione Acas”. Il percorso si snoda nelle panoramiche valli della Tuscia Teverina, lambita dal fiume Tevere, su sentieri aperti ed assolati, colline coltivate e speroni tufacei boscosi.

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Il Messaggero