Giuliano Peperini, la videointervista: «Al teatro porto il mio Ulisse, l'Odissea ambientata nel terminal di un aeroporto»

Il coreografo di fama internazionale sarà al teatro Arcimboldi di Milano con lo spettacolo "Ulisse, l'ultima Odissea" il prossimo 26 novembre

A volte un rifiuto può segnare la strada più di un traguardo. Immaginiamo le storie di successo come un percorso lineare che passo dopo passo porta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

A volte un rifiuto può segnare la strada più di un traguardo. Immaginiamo le storie di successo come un percorso lineare che passo dopo passo porta alla meta finale, ma non è così: sull'altro "lato della luna" si nascondono spesso momenti difficili, paure e anche sonore delusioni. Lo sa bene Giuliano Peparini, coreografo e direttore artistico di fama internazionale che  sarà al Teatro arcimboldi di Milano il 26 novembre con lo spettacolo "Ulisse, l'Ultima Odissea" che ha scritto e diretto.  

«Siamo tutti un po' Ulisse»

"Ulisse, l'ultima Odissea" sarà a Milano dopo la prima nell'estate 2023 a Siracusa, che è stata un successo di pubblico e di critica.  Uno spettacolo che reinterpreta il mito classico attraverso danza, teatro e musica, per raccontare una storia universale che parla agli uomini di oggi. «In fondo siamo tutti un po' Ulisse» spiega Peparini «Viaggiatori in mari sconosciuti, alla ricerca di una meta, di un ritorno a casa, di noi stessi». Nello spettacolo alcuni elementi di attualità, come la scelta di ambientare l'azione all'interno del terminal di un aeroporto, convivono con la scelta di rimanere strettamente fedeli al testo di Omero: «Non abbiamo cambiato neanche una virgola, siamo rimasti fedeli al testo pur rappresentando coreografie e sceneggiature innovative». 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero