Navalny, il vice aggredito: «Volevano farmi a pezzi, ma ho solo un braccio rotto»

Leonid Volkov da Vilnius: volevano farmi a pezzi, ho braccio rotto Roma, 13 mar. (askanews) - Leonid Volkov, stretto alleato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Leonid Volkov da Vilnius: volevano farmi a pezzi, ho braccio rotto

Roma, 13 mar. (askanews) - Leonid Volkov, stretto alleato del leader dell'opposizione russa morto in carcere Alexei Navanly, subito dopo essere stato dimesso dall'ospedale ha pubblicato un video sul suo account Telegram, il primo da quando è stato aggredito a Vilnius, in Lituania, dove vive. Volkov, 43 anni, ha promesso di voler "lavorare e non arrendersi". L'aggressione, che gli ha lasciato un braccio rotto, è stato "un caratteristico saluto da banditi di San Pietroburgo", città Natale del presidente russo Vladimir Putin, ha sottolineato.

 

"Sono a casa, Grazie molte per le vostre parole di sostegno. È un po' dura, ma è okay, è gestibile. È stato un piacere leggere tutto quello che mi avete scritto. È doppiamente bello leggerlo realizzando di essere ancora vivo".

 

"Volevano tagliarmi a pezzi. Una persona mi ha aggredito con un martello da taglio vero appena fuori casa, nel cortile. Mi ha colpito la gamba circa 15 volte. In qualche modo, la gamba è rimasta intatta, fa male camminare, ma dicono che non c'è nessuna frattura. Ma il mio braccio è rotto. Guarirà con il tempo. La cosa principale è che lavoreremo e non ci arrenderemo".

 

"Non sono pronto a fare commenti. Eccetto quello ovvio che questo era uno sfacciato, tipico, caratteristico saluto da banditodi San Pietroburgo. Ciao anche a te Vladimir Vladimirovich (Vladimir Putin)".

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero