Marco D'Amore: "Io, Ciro l'Immortale e mio... padre Toni Servillo"

Marco D'Amore porta al cinema L'Immortale, progetto che funziona da ponte tra una Gomorra e l'altra con il suo personaggio cult, Ciro Di Marzio. E si racconta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Marco D'Amore porta al cinema L'Immortale, progetto che funziona da ponte tra una Gomorra e l'altra con il suo personaggio cult, Ciro Di Marzio. E si racconta all'Interrogazione del Messaggero: dagli inizi nella compagnia di Toni Servillo, casertano come lui, alla scuola di teatro Paolo Grassi a Milano. "Riprendo i panni di Ciro, un percorso lungo sette anni in cui scopriamo aspetti sempre nuovi. E questo dell'Immortale è un esperimento davvero originale di cinema che parla con una serialità televisiva. Stavolta sono regista e protagonista, dopo i due episodi diretti nella quarta serie di Gomorra".

D'Amore si racconta con sincerità parlando dei giorni in teatro traducendo Mamet in napoletano o ricordando a Roberto Bolle i giorni in cui anche "Ciro" l'immortale ballava all'accademia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero