Infernetto, canali colmi di rifiuti. In via di Castel Porziano la situazione più critica

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di Moira Di Mario

Infernetto, canali colmi di rifiuti. Canali di scolo delle acque piovane invasi dai rifiuti all'Infernetto dove, con la perturbazione e le piogge in arrivo, il rischio esondazione è da bollino rosso. In via di Castel Porziano la situazione più critica. Sacchi di immondizia gettati dai finestrini delle auto in corsa e finiti direttamente nel letto del fosso che scorre parallelo alla strada e costeggia le abitazioni è pieno. Alcune buste di spazzatura si sono aperte ed è uscito di tutto: plastica, vetro, carta e rifiuti organici. Un tappeto di rifiuti, in parte nascosto dalla vegetazione, che potrebbe ostruire il normale deflusso della pioggia e determinare seri danni alle abitazioni vicine. Nel 2011 un nubifragio con annessa alluvione causò la morte di una persona. Solo una mese fa, in quel corso d'acqua, sono stati gettati i tronchi e i rami dei grossi pini abbattuti perché malati. E lì sono rimasti per giorni fino a quando la ditta, già multata dopo il sopralluogo dei vertici del Consorzio di Bonifica Litorale nord, ha portato via tutti gli sfalci e i resti dei rami. Non sono messi meglio nemmeno gli altri fossi della zona. Come quello che costeggia via Salorno e incrocia via Torcegno, oppure quello che arriva a via Canale della Lingua. Situazione simile anche nel fosso in via Pietro Platania. Una lunga strada con le ville del quartiere da una parte e i pini, una folta vegetazione e il corso d'acqua dall'altra. Un'arteria lontana dal caos del traffico e proprio per questo ideale da percorrere per abbandonare la spazzatura all'interno del fosso riuscendo a passare spesso inosservati. Tutti i canali che corrono paralleli alle strade del quartiere sembrano essere diventati punti ideali per cittadini incivili che si dilettano nel lancio del sacchetto. Il rischio non è solo l'inquinamento tout court, ma anche, e spesso soprattutto, i problemi che i cumuli di immondizia possono creare alle prime copiose piogge, quando diventano un ostacolo per il deflusso dell'acqua piovana, con l'inevitabile esondazione dei canali. E lunedì scorso il nubifragio che ha messo in ginocchio Ostia e il lungomare senza colpire l'Infernetto e causare allagamenti e danni ingenti. Già oggi è previsto un peggioramento delle condizioni meteo con forte vento, piogge e temporali e i fossi potrebbero non reggere alla forza dell'acqua. Giovedì nel corso del consiglio municipale l'amministrazione, pressata dalle forze di opposizione, ha ammesso di aver terminato i fondi, circa centottantamila euro, dedicati alla manutenzione dei chiusini e dei tombini. Intanto il presidente Mario Falconi ha incontrato artigiani e commercianti per fare una stima dei danni provocati dal nubifragio del 16 ottobre, chiedendo alla Regione Lazio lo stato di calamità naturale e uno stanziamento per gli interventi a tutela delle zone più colpite. In via di Castel Porziano, tuttavia, a intervenire dovrebbe essere il Consorzio di Bonifica del Litorale Nord con un'operazione di pulizia profonda dei rifiuti abbandonati nel canale che passa parallelo alla strada e alle abitazioni.

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Il Messaggero