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(LaPresse) Menu particolari a base di frutta, tanti ghiaccioli, habitat creati ad hoc per favorire l'ombra. Così gli zoo aiutano gli animali a combattere il caldo. Con l'arrivo dell'estate, le temperature si alzano fino a toccare oltre 40 gradi e gli animali, come anche l'uomo, si adattano cambiando abitudini. Di conseguenza, gli zoo modificano orari e 'diete'. Capita nello zoo di Napoli, un parco di 100mila metri quadrati che al suo interno ha circa 600 animali e 200 specie vegetali. L'itinerario è strutturato su terrazzamenti panoramici ricavati a quote progressivamente crescenti. Lo racconta a LaPresse il veterinario Pasquale Silvestre: "Il nostro zoo è composto in prevalenza da animali esotici, a eccezione di qualche specie come l'orso, e pertanto sono abituati a resistere a determinate temperature. Tuttavia abbiamo studiato delle precauzioni da applicare generalmente per mantenerli in buono stato. Per esempio diamo sempre loro la possibilità di spostarsi sempre dalle zone outdoor a indoor oppure utilizziamo specifici condizionatori per rettili e anfibi in quanto devono avere intorno una temperatura costante". Tutte le tecniche utilizzate nello zoo di Napoli sono studiate da professionisti e si modificano anche in base alle diverse esigenze: "Per chi invece vive prevalentemente all'esterno, come i felini o gli elefanti, - continua il veterinario - mettiamo a disposizione acqua refrigerata e vasche dove ogni ora viene cambiato il flusso. Infatti gli elefanti tendono a immergersi completamente all'interno di queste, lasciando fuori solo la proboscide per respirare, in modo da rinfrescarsi completamente. E' uno spettacolo da vedere anche per i visitatori del parco". Tra gli espedienti innovativi e 'divertenti' da osservare c'è l'utilizzo di veri e propri gelati e ghiaccioli per animali. Come accade a Zoom Torino, il primo bioparco immersivo d'Italia: 160.000 mq per oltre 84 specie animali in 10 habitat che riproducono fedelmente luoghi naturali di Africa e Asia, senza reti o gabbie. "Molti animali si termoregolano attraverso la bocca ed è per questo che abbondiamo di ghiacchioli - racconta a LaPresse la guardiana Valentina Matteucci - per i lemuri a base di frutta, per le lontre a base di pesce. Agli ippopotami piace molto quello all'anguria". In generale le diete vengono cambiate, "abbassando la quantità di grassi e introducendo alimenti e integratori a base di acqua e sali minerali, in modo che l'apporto calorico sia commisurato al periodo.
Il Messaggero