Coronavirus, lo spot della Polizia: «Tutti uguali rispettando la legge»

«Insieme siamo tutti uguali e liberi solo rispettando la legge. Saremo al sicuro tutti solo restando a casa il tempo necessario, tu non sei solo. Noi non siamo soli. E dalla...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Insieme siamo tutti uguali e liberi solo rispettando la legge. Saremo al sicuro tutti solo restando a casa il tempo necessario, tu non sei solo. Noi non siamo soli. E dalla stessa parte». È il significato dello video spot diffuso sui social dalla Polizia di Stato, per responsabilizzre i cittadini sul rispetto delle misure contro la diffusione del contagio da coronavirus.


«Se qualcuno ti dirà che io sono contro di te o che hai qualcosa da temere se ti guardo - si legge nella grafica del video in cui un "agente tipo" scrive in prima persona - che quando sei in difficoltà io resto indifferente, che ho privilegi che tu non hai, che sono aggressivo con chi è debole, che non provo la tua stessa solitudine e non sento la tua stessa stanchezza, non credergli. Dopo una lunga notte in strada anche io faccio quella lunga fila al supermercato, sono in attesa di fare il tampone e sono preoccupato, ho un genitore anziano e malato che non vedo da tanto tempo, mia moglie è in cassa integrazione e il mio bambino non vede il parco da molti giorni. Anche io ho paura. Paura come te di vedere il nostro Paese diviso e soffro nel vedere quelle tante troppe salme di nostri concittadini portati via dai camion dell'esercito. Con il mio saluto alla visiera vorrei dire alle loro famiglie che quel dolore è anche il mio». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero