Amazzonia, Bolsonaro: «Sbagliato dire che è patrimonio dell'umanità»

L'Amazzonia non appartiene all'umanità, ma è un territorio sovrano del Brasile. Il presidente brasiliano Jair M. Bolsonaro respinge le critiche sulla...

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L'Amazzonia non appartiene all'umanità, ma è un territorio sovrano del Brasile. Il presidente brasiliano Jair M. Bolsonaro respinge le critiche sulla deforestazione e riafferma la sua posizione parlando dal palco dell'Assemblea Generale dell'Onu. «È sbagliato affermare che l'Amazzonia fa parte del patrimonio dell'umanità», ed è «un malinteso» dire che le sue foreste sono i polmoni del mondo, ha insistito. Accusando poi alcuni Paesi di «essersi comportati in modo irrispettoso e con un atteggiamento colonialista»: «Hanno persino messo in discussione ciò che riteniamo un valore molto sacro, la nostra sovranità».


Chiesa mobilitata per clima e Amazzonia alla vigilia del sinodo


«La regione amazzonica rimane virtualmente intatta, ed è la prova del fatto che siamo uno dei Paesi che più protegge l'ambiente», ha detto ancora Bolsonaro, spiegando che «durante questa stagione la siccità favorisce incendi spontanei». Quindi ha criticato la copertura dei media, che hanno mentito, a suo parere, sulla questione degli incendi: «Sappiamo che tutti gli Stati hanno problemi, ma gli attacchi sensazionalistici di gran parte dei media internazionali ha risvegliato il nostro sentimento patriottico». Un discorso polemico che, a detta di Rubens Barbosa, prestigioso ex diplomatico brasiliano, in passato anche ambasciatore a Washington, non aiuterà a migliorare l'immagine internazionale del suo governo. Non solo, ma, secondo il diplomatico, «si è trattato probabilmente di un punto di rottura della posizione brasiliana riguardo all'Amazzonia, se compariamo il suo discorso con quello portato avanti da tutti i governi brasiliani negli ultimi 30 anni». Intanto, nel corso di un evento a margine dell'Assemblea Generale, i donatori internazionali, Francia, Cile e Colombia, si sono incontrati, assente il Brasile, e hanno concordato di sbloccare oltre 500 milioni di dollari in aiuti per proteggere le foreste pluviali tropicali, inclusa l'Amazzonia. Il presidente francese Emmanuel Macron ha spiegato che Parigi contribuirà con 100 milioni, e ha chiesto un'alleanza più ampia per proteggerle. «Tutti pensano, 'come farai senza il Brasile?' - ha commentato Macron -. Ma il Brasile è il benvenuto e penso che tutti vogliano lavorarci. Arriverà, serve un approccio molto inclusivo». Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, da parte sua, ha avvertito che «arrestare la deforestazione e ripristinare le foreste degradate sono imperativi globali». «Per ogni dollaro speso per ripristinare le foreste degradate, possono essere recuperati fino a 30 dollari in benefici economici e riduzione della povertà», ha precisato: «La deforestazione in corso della foresta pluviale amazzonica minaccia di negare la pioggia agli agricoltori a centinaia di miglia di distanza nel cuore agricolo del Brasile».
Fonte: Nazioni Unite Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero