Un giro in gondola, considerata l’attrazione principale della città lagunare, ha sempre un fascino particolare. Lo stesso che fa dimenticare il costo, la durata e la costante...
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Non importa quanto bene si conosca Venezia, ma su quel simbolo locale, la cui prima raffigurazione risale al 1094 volano comunque anni di storia e di incessanti trasformazioni.
L’utilizzo originario della gondola, era legato al trasporto di persone, reso indispensabile dalla presenza dell’acqua. La città commerciale, non ci mise molto a lasciar transitare capolavori dell’arte e oggetti preziosi, mentre noti artisti e personaggi facevano della panoramica location la loro fonte di ispirazione e residenza abituale. Ecco perché tali mezzi cominciarono ad essere acquistati dalle famiglie nobili e considerati elemento di prestigio, in grado di regalare uno status sociale elevato, tanto da essere arricchiti con fregi e decorazioni.
Ancora oggi si notano intarsi, elementi in ottone, sedili in velluto o in damasco e più i famosi “dolfin” in ferro a prua e il “fero de prora” a poppa. La gara era quella di possederne dei pezzi rari e dai colori particolari per riconoscerne subito l’appartenenza. Il bisogno di privacy, a protezione di cittadini e visitatori in vista, non ultimo il noto Gian Giacomo Casanova, il dongiovanni, portò alla nascita del felze, per ripararsi dagli sguardi altrui.
Le gondole rappresentando i mezzi di trasporto più comuni, per il popolo assunsero una generica colorazione nera, presente pure oggi. Tuttavia la sua forma è stata modificata nel tempo, ma la vera rivoluzione arrivò a fine Ottocento con la costruzione di un mezzo che poteva finalmente essere guidato da un unico gondoliere. L’imbarcazione diventò anche più stretta per muoversi facilmente lungo i canali, ma per bilanciarla fu incurvato lo scafo e accorciato il lato destro.
Come viene realizzata la gondola oggi?
• Vengono preferiti 8 tipi di legni differenti
• La sua realizzazione avviene ad esclusiva opera di costruttori specializzati
• Le misure vanno: lunghezza da 10,83 a 11,10 m, larghezza da 1,38 a 1,42 m, un fuoribordo di 50 a 55 cm
• In linea di massima può ospitare fino a sei persone
• Il peso può arrivare a 600 kg
• E’ formata da circa 280 pezzi
• Serve circa un anno di lavorazione per completarla
• Ha una forma asimmetrica per favorire la guida con un solo remo, ha il lato sinistro più largo del destro e può essere condotta da uno a quattro rematori
• Non tutti sanno che il pettine o ferro di prua serve ad evitare pericolose collisioni, ma oggi è anche un peculiare elemento decorativo. Indica i sei sestieri di Venezia (con i denti rivolti in avanti), la Giudecca (con quello verso l’indietro) e il cappello del Doge. L’archetto sopra il dente più alto, invece, riprende il Ponte di Rialto. La S che parte dall’alto per giungere in basso è il Canal Grande.
• Nasceva nello “squèro”, una specie di apposito cantiere di diverse dimensioni. Qualche esempio esiste ancora oggi, mentre l’etimologia del termine è incerta.
Un itinerario a Venezia, è sempre romantico e speciale con o senza giro in gondola. Terminato il tour tra i suoi scorci, potrebbe essere piacevole regalarsi una notte in loco, pernottando in uno dei suoi tanti alberghi di prestigio.
All’inizio dell’estate è stato inaugurato, ad esempio, il nuovo Nh Hotel a Palazzo Barocci. Spettacolare la sua posizione vicino al Canal Grande. Ma anche il suo passato. Faceva parte dei 7 teatri storici veneziani, il Sant’Angelo, e qui sono arrivati geni come Antonio Vivaldi e Giuseppe Verdi.
Contatti:
Tel.: +39 041 2960650 / Prenotazioni: (+39) 02 87 36 77 17 nhcollectionpalazzobarocci@nh-hotels.com
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Il Messaggero